Manuela Padoan, Metamorfosi & farfalle

0
1191

Proseguiamo con un’altra giovane promessa della musica italiana: parliamo di Manuela Padoan, giovane e talentuosa cantautrice.

La sua carriera inizia molto presto: da sempre appassionata di scrittura, come si definisce amante delle parole, a soli quattro anni partecipa alle selezioni dello Zecchino d’Oro, giungendo in semifinale. Dai sei anni inizia a prendere lezioni di pianoforte, e dai quattordici di canto.

Parlando di canto, ha iniziato studiando la tecnica lirica, ed è passata poi all’improvvisazione jazz. Le sue vocal coach sono state Luigina Bertuzzi a Milano ed Emanuela Cortesi a Faenza.

Ha studiato anche ballo e recitazione, frequentando una scuola di musical, ed ha cantato fra gli altri con vari gruppi musicali e due compagnie teatrali, oltre che in una tribute band dei Pink Floyd, questa volta in veste di corista.

Nel 2011 ha ottenuto l’accesso alla finale del Castrocaro Festival, presentando la cover della canzone di Mina Vorrei che fosse amore. Nel 2012 invece è arrivata fra i dieci finalisti al ProVoice Festival, con il brano inedito Mille fiori… mille colori.

A luglio del 2016, in collaborazione con l’arrangiatore Edu Hebling ha lavorato al suo primo EP, dal titolo appunto Mille fiori… mille colori. Musicoterapeuta, crede fortemente nella forza della musica e delle parole che ama scrivere e condividere.

Da donna e cantautrice desidera lanciare un forte segnale per aiutare le donne a contrastare la violenza sempre più dilagante, e lo ha fatto principalmente l’8 marzo di quest’anno. Nel concreto parliamo del brano Viola, nel cui video appaiono un gruppo di ballerini legati tra loro con elastici, a simboleggiare la trappola nella quale vivono spesso vittima e carnefice. Una rete di impotenza e frustrazione dalla quale è molto difficile fuggire… e purtroppo non tutte, come vediamo ogni giorno, ci riescono.

Tornando a Manuela Padoan, il nuovo brano è Metamorfosi & farfalle, già contenuto nell’EP del 2016. Uscito alla fine dello scorso aprile, nasce dall’ascolto da parte di Manuela del pezzo Farfalle, di Domenico Modugno. Le farfalle, spiega, che sono il sintomo classico di chi si sente innamorato, e che immagina inizialmente fossero solo bozzoli: tendenzialmente un inno alla vita, come spiega lei stessa. Da qui l’idea.

L’anteprima del video è stata pubblicata da L’Espresso il 21 aprile, e dal 28 dello stesso mese è iniziata la rotazione radiofonica. Il regista è Mauro Giordani.

Il suo talento emerge anche vocalmente, e ugualmente il suo impegno verso il sociale: oltre che la violenza sulle donne i temi ricorrenti nei suoi pezzi sono la diversità e il rispetto di sé, quindi non soltanto rivolti ad un pubblico femminile.

In conclusione, Manuela Padoan è un’esordiente sorprendente, non solo per i testi ma anche per la voce dal timbro deciso e limpido. Un inizio di tutto rispetto.