Manifestazioni pro Trump. Centinaia di sostenitori di Trump si sono riuniti a Washington DC per esprimere il loro sostegno verso il Presidente e protestare contro la decisione della Corte Suprema di nono sostenere l’azione legale promossa dal Texas per ribaltare l’esito del voto. Vi sono state dimostrazioni di fronte alla Corte Suprema, al Campidoglio e al Dipartimento di Giustizia. Scontri fra manifestanti pro Trump, contro Trump e la polizia.
Perché vi sono state manifestazioni pro Trump?
Ieri la Corte Suprema ha inferto un duro colpo alle azioni legali intentate da Trump nel tentativo di ribaltare l’esito delle elezioni. Ha infatti respinto all’unanimità il ricorso presentato dal Texas insieme ad altri 17 Stati. Tale causa chiedeva alla Corte di invalidare i risultati delle elezioni dei quattro Stati chiave di Michigan, Georgia, Pennsylvania e Wisconsin. Come era prevedibile, Trump ha reagito con rabbia alla decisione della Corte, affermando di essere deluso. Ha quindi incitato i suoi sostenitori a non arrendersi e d rimanere fiduciosi che sarà lui a prestare giuramento il 20 gennaio. Così ieri una folla di sostenitori di Trump si è riunita a Washington DC per esprimere il sostegno al presidente e protestare contro la decisione della Corte Suprema.
Dove si sono tenute le manifestazioni?
Le manifestazioni sono state organizzate davanti alla Corte Suprema, al Campidoglio e al Dipartimento di Giustizia. A una delle manifestazioni ha partecipato anche l’ex consigliere della sicurezza nazionale di Trump Michael Flynn, il consigliere che Trump ha graziato dopo che era condannato per avere mentito al FBI sui suoi legami con la Russia. Flynn ha detto: “Siamo in una battaglia spirituale per il cuore e l’anima di questo Paese. Vinceremo”.
Trump sorvola la folla
Trump ha pubblicizzato la manifestazione con un tweet, dicendo che migliaia di persone di stavano radunando a Washington DC per marciare a sostegno dei suoi sforzi nel tentativo di rovesciare la vittoria del presidente eletto Joe Biden. Ha scritto: “Wow! Migliaia di persone di stanno radunando a Washington (DC) per Stop the Steal [fermare il furto]. Non lo sapevo, ma ci sarò! #MAGA”. Trump ha così sorvolato il National Mall a bordo dell’elicottero presidenziale Marine One.
Scontri durante le manifestazioni
Durante la manifestazione si sono verificati degli scontri fra i manifestanti pro Trump, dei contromanifestanti e la polizia. Il Washington post riferisce che dei video e delle immagini postate sui social media sembrano raffigurare il gruppo di estrema Destra Proud Boys scontrarsi coi contromanifestanti a Black Lives Matter Plaza. I membri dei Proud Boys erano vestiti con giubbotti antiproiettile. Il Post riferisce anche che le persone hanno lanciato fuochi d’artificio provocando forti esplosioni. La polizia, in tenuta antisommossa, è intervenuta nel tentativo di separare i due gruppi. Almeno sei persone sono state arrestate.
Manifestazioni pro Trump anche nello Stato di Washington
Violenti proteste si sono verificate anche nello Stato di Washington. Ad Olympia i sostenitori di Trump si sono scontrati con i Black Lives Matter e la polizia ha riferito che i gruppi erano armati di pistole e mazze. Il tenente Paul Lower del Dipartimento di Polizia di Olympia ha dichiarato: “Entrambi i gruppi erano armati con armi da fuoco e mazze. Due fazioni con convinzioni politiche opposte stavano combattendo fra di loro”. La polizia ha anche riferito che vi è stata una sparatoria, nella quale vi è stata una vittima. Tre persone sono state arrestate.
In America scoppierà una guerra civile?
Dopo queste ultime manifestazioni, in America torna la paura dello scoppio di una guerra civile. Trump non sembra voler ritirare la sua convinzione secondo cui le elezioni sarebbero state rubate. Trump sta facendo come un lavaggio del cervello ai suoi sostenitori, che credono che le affermazioni di Trump sulla frode elettorale siano vere. Riuscirà Trump a realizzare il suo sogno di diventare il despota dell’America con una guerra civile?