sabato, Gennaio 25, 2025

Mani Tese in Benin: azioni contro fame e siccità

L’ONG Mani Tese è presente in Benin con i suoi interventi mirati. Il Benin è uno dei Paesi che si affaccia sul Golfo di Guinea. É un Paese povero e nell’area più settentrionale, al confine con il Burkina Faso è molto arido specie da novembre a marzo. I fiumi e i torrenti sono completamenti asciutti e di conseguenza la coltivazione è impossibile. Anche i pozzi d’acqua per il fabbisogno delle popolazioni locali scarseggiano in questa parte del Benin. Questi fattori influenzano notevolmente l’insicurezza alimentare, che colpisce il 51% della popolazione. In questa regione del Benin, nel distretto dell’Atacorà opera Mani Tese.

Mani Tese in Benin: quando le pioggie sono la salvezza

Il progetto si chiama “Miglioramento della sicurezza alimentare e delle condizioni igienico-sanitarie delle comunità dell’Atacorà“. Mani Tese opera già da 7 mesi in Benin. Ma è adesso che con l’arrivo delle pioggie, le comunità potranno iniziare la stagione agricola. Le popolazioni qui vivono grazie a un’agricoltura di sussistenza. Tuttavia, questa, peggiora di anno in anno a causa di siccità e deforestazione. La FAO stima che il 33% delle famiglie rurali beninesi non è in grado di soddisfare le necessità alimentari primarie. Il progetto di Mani Tese si prefigge l’obbiettivo di estirpare le condizioni primarie della povertà estrema, causa della fame in questa parte del Benin.

Com’è strutturato il progetto di Mani Tese in Benin?

Il progetto è volto a fornire tecniche e materiali per contribuire a migliorare le condizioni di vita. L’intervento vuole risanare tutte le lacune presenti in materia agricola e igienico- sanitaria. Fondamentale per la sussistenza dei nuclei familiari è l’apporto nutrizionale e l’accesso all’acqua potabile. Nella fase preparatoria, si sono costituiti 66 gruppi di agricoltori, tra donne e uomini. I gruppi provengono da 21 villaggi rurali diversi. Il progetto di Manitese dispone di tecnici agronomi che hanno visitato le zone per stabilire le disponibilità dei territori.


ONG Mani Tese per cambiare il mondo di domani


Diversificare le colture: obiettivo primario per combattere la malnutrizione

I problemi presenti nelle carenze alimentari della popolazione sono dovute alla monocultura finalizzata alla vendita. Difatti, in passato, una massiccia coltivazione di mais con sementi importati ha interessato i terreni locali. Negli anni questa pratica ha impoverito i terreni e ha impedito la diversificazione alimentare. Quindi, partendo da questo, si è stabilito che saranno prodotti tutti quegli alimenti tradizionali della zona. Le patate dolci, sesamo, fonio e mais locale. Pertanto, colture adatte al terreno e molto ricche dal punto di vista nutritivo.

L’acqua è vita!

Il progetto di Mani Tese prevede anche la costruzione di 2 pozzi con pompa a mano. Gli abitanti dei villaggi verranno coinvolti nella manutenzione dei pozzi e sarà costituito un comitato. Inoltre, verrà anche organizzato un percorso formativo in materia di igiene. In particolare saranno spiegate le modalità igieniche per prevenire il contagio di tutti quei virus e batteri che possono passare dalle feci di un soggetto malato all’apparato digerente di un soggetto sano.

Al lavoro!

Con l’arrivo delle pioggie i gruppi di contadini hanno iniziato la loro stagione agricola. Tutti hanno ricevuto le sementi degli alimenti da coltivare e gli attrezzi necessari. L’attività formativa andrà di pari passo con il lavoro manuale. Pertanto, il lavoro iniziato ha come scopo la raccolta di ottobre. Naturalmente, si spera che le pioggie siano continue e favorevoli. Non ci resta che augurare buon lavoro ai contadini. Ma anche a Mani Tese, per l’impegno che mette in Benin e in tutti i Paesi africani dove è presente con i suoi progetti.

Cate Madapple
Cate Madapple
"Scientia potentia est: sapere è potere" è questo il mantra del giornalista che ad ogni nuovo giorno sa di sapere un po' di più.

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