martedì, Aprile 16, 2024

Mandato d’arresto per Putin: quali sono le accuse?

La Corte penale internazionale ha emesso un mandato d’arresto per il presidente russo Vladimir Putin. Il leader del Cremlino è accusato di essere direttamente responsabile della deportazione di bambini ucraini in Russia. Cosa rischia Putin?

Mandato d’arresto per Putin: di cosa è accusato?

La Corte penale internazionale ha emesso un mandato d’arresto per il presidente russo Vladimir Putin. Ma di cosa è accusato Putin? Secondo la CPI, principale tribunale internazionale per i crimini di guerra e contro l’umanità, Putin è accusato di essere direttamente responsabile della deportazione di bambini ucraini in Russia. Secondo i documenti della Corte, la deportazione sarebbe iniziata il 24 febbraio 2022, giorno in cui la Russia lanciò la sua invasione all’Ucraina.  “Vladimir Vladimirovich Putin, nato il 7 ottobre 1952, Presidente della Federazione Russa, sarebbe responsabile del crimine di guerra di deportazione illegale di bambini e di trasferimento illegale di bambini dalle zone occupate dell’Ucraina alla Russia (ai sensi degli articoli 8(2)(a)(vii) e 8(2)(b)(viii) dello Statuto di Roma). I crimini sarebbero stati commessi nel territorio occupato ucraino almeno a partire dal 24 febbraio 2022. Vi sono fondati motivi per ritenere che Putin abbia la responsabilità penale individuale per i suddetti crimini, (i) per aver commesso gli atti direttamente, insieme ad altri e/o per interposta persona (articolo 25(3)(a) dello Statuto di Roma), e (ii) per il suo mancato controllo sui subordinati civili e militari che hanno commesso gli atti”, afferma la dichiarazione della CPI.

Il tema della deportazione dei bambini ucraini in Russia è stato fin da subito al centro dell’attenzione. Il mese scorso, l’università americana di Yale, in collaborazione con di Dipartimento di Stato americano, ha pubblicato un rapporto preliminare intitolato “Il programma sistematico della Russia per la rieducazione e l’adozione dei minori ucraini”.  Il rapporto sostiene che, dall’inizio della guerra, i russi avrebbero traferito oltre 6mila ucraini di età compresa tra 4 mesi e 17 anni in 43 strutture di “rieducazione”.  

Cosa rischia Putin?

Nonostante il mandato d’arresto della Corte, il presidente Putin non rischia di essere arrestato. La CPI non ha infatti una propria polizia e quindi per gli arresti si deve affidare ai singoli Stati. Inoltre, la CPI non è riconosciuta in tutti gli Stati. Russia, Cina e USA ad esempio non hanno mai ratificato lo Statuto di Roma, il trattato che istituì la Corte penale internazionale. Quindi tali Stati non hanno l’obbligo legale di cooperare con la CPI o consegnarle gli indagati nel caso in cui vengano arrestati. Bisogna però sottolineare che il mandato d’arresto è comunque molto importante. La CPI è riconosciuta da 132 paesi nel mondo. In ognuno di questi paesi, Putin è tecnicamente un ricercato dalla giustizia, e potrebbe essere arrestato immediatamente. La Corte è riconosciuta anche da alcuni paesi amici della Russia, tipo Venezuela, Tajikistan, Brasile, Sudafrica, da tutto il Sud America. Putin è un ricercato. Se va in questi paesi, anche in tutta l’Europa, lo arrestano. Inoltre, dalle dichiarazioni del presidente Biden, anche gli USA sembrano disposti a cooperare con la CPI.


Leggi anche: Mandato di arresto per Vladimir Putin

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