Si firma cosi Sofia Riccaboni , prepotente e irriverente alla malattia .
Da quando 6 anni fà gli fù diagnosticata la sclerosi multipla non ha lasciato al mondo neanche il pensiero di averle compassione ,sempre pronta a sfoggiare il suo sorriso migliore per ogni tentativo che la realtà fa per paralizzarla in quella gabbia di paura che è poi la malattia stessa .
I viaggi recensiti che compie non sono solo la dimostrazione di come si può amare il mondo su una sedia a rotelle , ma la chiave della prigione che avvolge molte persone nelle sue stesse condizioni a fare un solo passo in più fuori dalla rassegnazione.
<< Se la perdita dell’udito corrisponde in maniera approssimativa all’amplificazione della vista , e viceversa , la SM cosa pensi ti abbia dato in più? >>
<< le ruote … vado più veloce , e consumo meno scarpe,
il che è un bel vantaggio essendo donna>>
Dice Sofia con la tipica risata che tenta di svilire la realtà ma che poi finisce per rafforzarla.
Questa volta però la realtà gli ha messo i bastoni tra le ruote , suo figlio Dejan, un sognatore di 23 anni, sta cercando di continuare gli studi presso l’Oklahoma University, negli Stati Uniti . Pur essendo stato ammesso , il servizio di immigrazione statunitense gli sta chiedendo di dimostrare una capacita economica di 35.000$ , capacità che la famiglia non è in grado di dimostrare .
é stato un duro colpo per Dejan e Sofia , una strada su cui le sue ruote non possono andare e una fantasia cosi vicina alla realtà da strappartela di mano , come un palloncino che il mondo ha gonfiato troppo di proposito per fartelo sfuggire di mano , Dejean però salda la presa , e fa appello al mondo e alla solidarietà umana su cui la sua fiducia non ha mai vacillato.
Recentemente ha aperto un sito di donazioni per rendere la presa su quel sogno sempre un po’ più salda.
<< La mia famiglia per quando mi abbia sempre supportato come poteva , non è in grado , e io non ho altre carte da giocare che questa.>>
So bene che i problemi che ricoprono il mondo sono cosi vasti che è difficile pensare minimamente a concedere un aiuto ad altri , ma a volte con la testa bassa seduto sullo scalino della rassegnazione qualcuno ti tende la mano , credo con tutte le mie forze che le persone sono capaci di gesti sorprendenti .