All’aeroporto di Milano Malpensa è stato diramato un Notam che segnala disponibilità ridotta di carburante Jet A-1 fornito da Eni e invita le compagnie a rifornirsi in altri scali quando possibile. L’avviso resta valido fino a mezzanotte del 1° gennaio 2026. Alla base c’è una criticità agli impianti della raffineria di Sannazzaro de’ Burgondi che ha temporaneamente ridotto la produzione destinata all’aviazione. Per ora le compagnie confermano l’operatività regolare dello scalo, pur valutando adattamenti su rotazioni e tempi a terra.
Perché accade
Su Malpensa riforniscono principalmente due raffinerie: Sannazzaro (Eni) e Trecate (Api-Ip). Eni copre tradizionalmente circa due terzi dei volumi: la riduzione in uscita comporta un taglio stimato della disponibilità, più marcato tra fine ottobre e novembre. Per questo il Notam consiglia il “tankering”: imbarcare più carburante alla partenza da altri aeroporti per evitare il rifornimento a MXP nelle tratte successive, soprattutto sul breve/medio raggio.
Le misure di mitigazione
Per attenuare l’impatto sullo scalo sono stati attivati tre fronti:
- Potenziare i volumi provenienti dall’altra raffineria (Api-Ip).
- Trasporti su gomma di Jet A-1 da altri impianti Eni verso i depositi di area milanese.
- Collaborazione con SEA (gestore di Malpensa e Linate) per agevolare i conferimenti al deposito aeroportuale.
L’obiettivo è garantire continuità operativa, limitando ritardi e riprogrammazioni.
Impatti attesi su voli e compagnie
- Operativo voli: per ora regolare. Possibili allungamenti dei tempi a terra legati alla gestione del carburante oppure micro-rimodulazioni di rotazioni.
- Rotte più esposte: quelle europee/mediterranee, dove è più semplice praticare il tankering dalla scalo di partenza.
- Costi e performance: il tankering aumenta peso e consumi; le compagnie lo adottano come misura temporanea finché la fornitura locale non rientra nella norma.
Il contesto: perché il jet fuel è sotto pressione
A livello europeo la produzione interna di jet fuel è strutturalmente calata negli ultimi anni, con maggiore dipendenza da importazioni e una logistica più complessa. In parallelo i mandati SAF (carburanti sostenibili per l’aviazione) stanno introducendo nuove variabili di filiera. Una criticità locale, come quella di Malpensa, si inserisce dunque in un quadro già tensionato.
Cosa devono sapere i passeggeri
- Monitorare le comunicazioni della compagnia (app, sms, email) per eventuali cambi di orario/gate.
- Coincidenze strette: prevedere margini maggiori in caso di self-transfer o appuntamenti subito dopo l’arrivo.
- Diritti in caso di disservizio: in presenza di ritardi prolungati o cancellazioni, si applicano le tutele UE (assistenza, riprotezione, rimborsi), secondo le cause specifiche.







