giovedì, Aprile 18, 2024

Mali: nuovo presidente dopo l’ennesimo golpe

Ciò che è successo il 24 maggio in Mali portava a pensare che un nuovo presidente sarebbe stato eletto. É così è stato. Il colonnello Assimi Goïta, capo della giunta militare si è autoproclamato presidente. La sua sarà una presidenza di transizione, ha specificato. L’obiettivo resta sempre quello di portare il Paese alle elezioni del 2022. Il neo Presidente ha fatto l’annuncio in una conferenza stampa dopo aver privato dei loro poteri, come s’immaginava, il presidente ad interim Bah Ndaw e il primo ministro Moctar Ouane. I due erano stati arrestati lunedì scorso.

Perchè in Mali c’è un nuovo presidente?

Cosa era successo? I fatti sono semplici: i due arrestati e destituiti hanno proceduto ad un rimpasto di governo senza comunicarlo al colonnello e tagliando fuori due ministri vicini ai golpisti. Ndaw e Ouane, ieri hanno dato ufficialmente le dimissioni. Al momento del loro arresto tutta la comunità internazionale si è messa in moto richiedendo il loro rilascio, che è avvenuto dopo tre giorni. Il colonnello Assimi Goïta era il vice presidente in Mali fino al 24 maggio, ed è il capo della giunta militare che ha condotto il golpe nell’agosto scorso, destituendo il presidente Keïta. Lo scorso anno si era stabilito che il governo di transizione doveva portare il Paese ad elezioni democratiche nel 2022. La data delle elezioni si era stabilita dopo le pressioni della comunità internazionale. Fu un braccio di ferro con i golpisti che volevano avere il controllo per almeno tre anni.

Quanto ha contato la comunità internazionale nei colpi di Stato in Mali?

Nel golpe dello scorso anno la diplomazia di paesi come USA, Unione Africana, Unione Europea ha trattato affinchè il presidente ad interim di transizione fosse Bah Ndwan e il primo ministro fosse un civile. La nomina di Ndwan è imposta ai golpisti dalla Comunità economica dell’Africa occidentale. Invece la nomina di Ouane, ex ambasciatore delle Nazioni Unite serviva a mantenere vivi i rapporti con l’Europa. Intanto, proprio l’Unione Europea parla di colpo di Stato inaccettabile. Così come il presidente di turno dell’Unione Africana, Tshilombo, nonchè presidente del Congo. Durissima la reazione di Macron. Ricordiamo che il Mali è un’ex colonia francese dove ancora oggi la Francia è presente con interessi di natura militare e commerciale.


Mali: nuovo colpo di Stato e interviene l’UE


Nuovo presidente e vecchi problemi per il Mali

Il Mali è cruciale per la lotta ai gruppi jihadisti e la Francia è presente con un battaglione di 5 mila soldati, per osteggiare l’avanzata terroristica. “Un colpo di Stato durante un colpo di Stato”, come ha detto il presidente Macron, indebolisce il Mali nelle posizioni contro il terrorismo. Inoltre, durante i giorni passati, in tutto il Mali ci sono stati scioperi, per protesta in tutti i settori economici e amministrativi del Paese. Lo sciopero, richiesto dal sindacato dei funzionari e dipendenti del settore privato UNTM, riguarda il mancato accordo con il governo su stipendi, premi e indennità. Ovviamente, Goïta mette anche questa faccenda sulla bilancia, che pende contro il premier che non ha saputo risolverla. Sicuramente il Consiglio di Sicurezza dell’ONU si esprimerà quanto prima su tutta la faccenda.

Cate Madapple
Cate Madapple
"Scientia potentia est: sapere è potere" è questo il mantra del giornalista che ad ogni nuovo giorno sa di sapere un po' di più.

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