Julen non ce l’ha fatta. Il bambino spagnolo di due anni è stato ritrovato morto nella notte tra venerdì e sabato, quando erano circa le 1.25. Le speranze di trovare Julen ancora vivo erano ormai ridotte al lumicino, anche perché il bambino non dava segnali di vita da diverse ore.
I lavori per raggiungere il bambino sono andati avanti a oltranza nonostante il calare della notte. Mancavano, infatti, pochissimi centimetri per raggiungere Julen, il bimbo di due anni caduto in un pozzo a Totalàn, nei dintorni di Malaga il 13 gennaio.
Per raggiungerlo si era ricorsi anche ad un’ennesima esplosione, la quarta, avvenuta dopo aver già raggiunto i 3,35 metri sui 3,8 di distanza tra i minatori e il piccolo dentro al tunnel scavato. Ora sono è in corso il recupero del corpo di Julen, dopo l’arrivo dell’autorizzazione necessaria.
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Le squadre di soccorso hanno lavorato con estrema lentezza per le difficoltà dovute al terreno duro e in alcuni tratti roccioso. Il tunnel parallelo serviva a raggiungere il punto dove effettivamente poi è stato trovato Julen.
La Spagna è in lutto, si susseguono i messaggi di cordoglio ai genitori del piccolo, mentre tutti i più importanti esponenti politici spagnoli esprimono il loro dispiacere sulle varie piattaforme dei social media.