giovedì, Aprile 25, 2024

In Islanda la magia prende vita grazie a Magnus Skarphedinsson

Anni e anni che bambini e ragazzi attendono le lettere da Hogwarts. La Scuola di Magia e Stregoneria di più famosa del mondo riesce ancora oggi a far sognare gli occhi aperti i suoi spettatori. Tanto da desiderare che quelle porte si aprano. Eppure, nessuno ha mai mai acquistato una bacchetta da Olivander né partecipato a una lezione di Piton. Oggi, sembra che il mondo della fantasia si possano mitigare con la realtà. Abbandoniamo il magico universo di Harry Potter e soffermiamoci su altre creature fantastiche. Gli amanti de “Il Signore degli anelli” conoscono bene gli elfi. Sanno a memoria le loro caratteristiche fisiche e caratteriali. Ebbene, ci sono persone che credono nell’esistenza di questi abitanti dell’immaginazione. Ecco perché nel cuore di Reykjavik , grazie a Magnus Skarphedinsson, è stata messa appunto un’iniziativa senza precedenti.

Qual è l’iniziativa di Magnus Skarphedinsson? Cos’ha di speciale?

“Ogni volta che un bambino smette di credere alle fate, una fata muore”, racconta la pellicola “Neverland- Un sogno per la vita”. Questa frase, benché suoni come propria dell’immaginazione, denota un’amara realtà. Antoine de Saint- Exupéry lo aveva spiegato in maniera differente ne “Il Piccolo Principe”. “Tutti i grandi sono stati piccoli ma pochi di essi se ne ricordano”. La vita è un viaggio in continua evoluzione. Crescere significa farsi strada nel cammino dell’esistenza. Fare esperienza del circostante. Quest’azione fisiologica, se da una parte permette la conoscenza del concreto, dall’altra ci allontana giorno dopo giorno da alcune emozioni. Dalla natura infantile. Gli adulti inscatolano stupore e meraviglia per sostituirli con senso critico e razionalità. Per quanto ciò sia inevitabile e in parte utile, è comunque un bene conservare le proprie radici infantili. Ecco che allora in Islanda nasce la prima scuola degli di elfologia e altre creature magiche.

Il fondatore, Magnus Skarphedinsson, rivela inoltre una realtà non da poco: <<Ho incontrato più di novecento islandesi e più di cinquecento stranieri che confermano di aver avvistato almeno un elfo nel corso della vita. Questi individui posseggono una sorta di sesto senso, anche se c’è chi li definirebbe pazzi>>. Non possiamo risalire all’autenticità di questi racconti. Tuttavia, ci è consentito sbirciare all’interno di queste mura magiche. La scuola di elfologia ha le sembianze di un qualsiasi istituto scolastico o accademico. La differenza è che al suo interno si apprendono materie che mai si potrebbero studiare nel corso di un comune percorso formativo. Si va dalla storia degli elfi, alla loro fisionomia. Il tutto è contornato da esami, verifiche e voti. Nulla è lasciato al caso, dunque. Questa è la dimostrazione di quanto la fantasia sia essenziale all’essere umano. Immaginare non è un gesto infantile. È linfa vitale che ci mantiene salubri.


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