giovedì, Aprile 18, 2024

Mafie foggiane è allarme nazionale

Le mafie foggiane oggi sono diventate un vero allarme per il nostro paese, sconosciute o ignorate fino a qualche tempo fa anche dai tribunali. Allo stato attuale rappresentano il fenomeno criminale più pericoloso, con un gigantesco allarme sociale  nella regione Puglia e sul territorio nazionale.

Cosa ha dichiarato il procuratore Giuseppe Gatti sulle mafie foggiane?

Il procuratore Giuseppe Gatti della Direzione nazionale antimafia ha dichiarato che quando si parla di mafie foggiane, si deve fare riferimento a delle vere e proprie strutture organizzative ben radicate sul territorio pugliese. Le mafie foggiane sono molto pericolose come si può evincere dai numeri, dal 1978 ad oggi si sono verificati 300 episodi di sangue di matrice mafiosa e soltanto il 20% di questi omicidi è stato risolto. Fino a poco tempo fa non esistevano dei collaboratori di giustizia. Chi veniva colpito taceva, nessuno denunciava.


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I reati commessi sul territorio

In alcuni luoghi del foggiano il pagamento del pizzo è ancora molto diffuso, tutto procede normalmente nessuna denuncia, allo stesso modo in cui lo Stato richiede il pagamento delle tasse. Secondo il procuratore Gatti le mafie foggiane sono il nemico numero uno dello Stato. Esse si suddividono in tre poli:  società foggiana, mafia cerignolana e mafia garganica. Rimaste fedeli e immutate nel tempo per la loro capacità operativa. Quando agiscono sul territorio sono molto pericolose e le loro azioni molto feroci. E’ il caso della mafia garganica, a cui non basta semplicemente sparare, i cadaveri li deve far scomparire, oppure bruciare nelle auto insieme ai copertoni. Per non parlare dei corpi umani ritrovati nelle Grave, bellissime, ma diventate oramai cimiteri di mafia. Ci sarebbe poi, un’altra mafia, quella sanseverese che è diventata completamente autonoma, allontanandosi definitivamente dalla società foggiana.  Le ultime operazioni antimafia lo hanno accertato.

L’evoluzione delle mafie foggiane negli ultimi anni

Tutte le mafie si stanno evolvendo, hanno dimostrato  di rimanere al passo con i tempi. Con la globalizzazione hanno stabilito delle forti interconnessioni. Sia la mafia foggiana, garganica e la criminalità cerignolana si sono unite stringendo dei contatti anche con le mafie più tradizionali e straniere. Negli ultimi anni la mafia foggiana è quella che maggiormente si è evoluta. Le inchieste hanno dimostrato come questa mafia è riuscita a stringere dei forti legami economici, con cartelli importanti come il clan dei casalesi per la produzione di banconote false. E’ riuscita ad entrare nelle pubbliche amministrazioni, controllando nelle società partecipate la raccolta e il trasporto dei rifiuti solidi urbani nella città di Foggia. Ha investito nel settore agro alimentare del proprio territorio, vino, grano e pomodoro. La mafia foggiana, attraverso l’usura ha finanziato i piccoli imprenditori, in questo momento in difficoltà a causa della pandemia.

Una buona notizia per la Regione Puglia

La Regione Puglia dopo aver consolidato  le attività per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata del Comune di Bari, in un ufficio della Regione, con l’aiuto di un esperto criminologo, che purtroppo è venuto a mancare Stefano Fumarulo, è nata la prima fondazione antimafia sociale. Con il supporto dei magistrati, giornalisti, forze dell’ordine, università, si può incominciare a studiare questo fenomeno, raccogliere tutti documenti, bibliografia e notizie. Esse serviranno a tutti gli studiosi, magistrati del futuro per approfondire da vicino gli eventi della criminalità organizzata.

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