Inaugurerà il 30 settembre a MUSEION Kingdom of the Ill, a cura di Sara Cluggish e Pavel S. Pyś, secondo capitolo di TECHNO HUMANITIES. La mostra collettiva rientra quindi nel programma di ricerca a lungo termine avviato dal Direttore Bart van der Heide. Esporrà all’evento che si protrarrà fino al 5 marzo 2023 anche Lynn Hershman Leeson con installazioni luminose.
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Quale tema ha indagato Lynn Hershman Leeson per Kingdom of the Ill?
La mostra indaga la relazione tra l’individuo e i sistemi sociali, aziendali e istituzionali contemporanei che influenzano l’esperienza di guarigione e benessere. Cerca di rispondere all’attuale dibattito su salute e malattia, contaminazione e purezza, cura e abbandono chiedendosi come e da chi un corpo sia definito sano o malato. In che modo i sistemi di welfare e l’assistenza aziendale determinano il soccorso sanitario e come possiamo mettere in discussione le definizioni comuni di buona salute? In tempi di pandemia globale, crescente ansia sociale, aumento dei costi, maggiore monitoraggio delle informazioni mediche e precarietà possiamo ancora dire di essere veramente sani?
Gli artisti che partecipano alla mostra
La mostra presenta i lavori di: Enrico Boccioletti, Brothers Sick, Shu Lea Cheang, Julia Frank, Sharona Franklin, Barbara Gamper. Espongono anche: Nan Goldin and Prescription Addiction Intervention Now, Ingrid Hora, Adelita Husni-Bey, Ian Law (P.A.I.N.), Carolyn Lazard, Lynn Hershman Leeson, Mary Maggic, Mattia Marzorati, P. Staff e Lauren Youden. Kingdom of the Ill codifica un momento significativo in cui sono diventate evidenti le iniquità che ci ha portato a re-immaginare i metodi di cura fondamentali, le reti di sostegno, benessere e amicizia. L’allestimento è a cura di Diogo Passarinho Studio. Un’esposizione di Museion, Bolzano col realizzata col supporto di Embassy of Canada to Italy/Avec le soutien de l’Ambassade du Canada en Italie.
Immagine da cartella stampa.