L’umanità delle influencer: Ferragni, Canalis e Del Bufalo sotto analisi comportamentale

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L’analisi comportamentale

La dott.ssa Jasna Legiša è la fondatrice di NeuroComscience, un centro di consulenza, formazione e ricerca in analisi comportamentale. Laureata in psicologia e in scienze della comunicazione si è specializzata e ha indirizzato le sue ricerche nell’analisi comportamentale. Una branca della psicologia che sta prendendo piede in vari campi: dalla selezione del personale nelle aziende, alle investigazioni criminologiche, fino ad arrivare ad un utilizzo clinico, per rinforzare le proprie capacità relazionali, espressive e di autostima.

Giochiamo con le influencer

Per dimostrare la tecnica dell’analisi comportamentale la dott.ssa ha giocato con le ‘influencer’ più in vista, svelandone i trucchi, la genuinità e le fragilità.

vita da infuencer…

Ecco qualche risultato.

L’analisi comportamentale di Diana Del Bufalo

Diana Del Bufalo: è sempre sorridente e mostra marcatamente le sue emozioni: è una delle influencer più espressive. Questo è alla base della simpatia che evoca. Ha una vasta gamma di espressioni che sono correlate alle emozioni: arriccia il naso per indicare disprezzo, insieme al mettere le mani in avanti. Mostra la sua tristezza alzando la parte centrale delle sopracciglia e avvicinandole. Presenta anche espressioni più ‘costruite’ che usa per dare enfasi a ciò che dice, ma che tradiscono una specie di insicurezza sull’argomento trattato. Oltre alle espressioni facciali Diana utilizza la gesticolazione: movimenti atti ad illustrare ciò di cui sta parlando. Tiene le dita sempre separate, che fa pensare che non sia timida.

L’analisi comportamentale di Elisabetta Canalis

Elisabetta Canalis: Considerata una donna molto seducente la sua arma è sicuramente il sorriso. La dott.ssa Legiša evidenzia che questo tipo di sorriso è dato da un innalzamento degli angoli della bocca e dalla testa che è direzionata dal lato opposto, rispetto allo sguardo. Oltre a questo tipo di sorriso, studiato, Elisabetta mostra anche il sorriso ‘vero’ e l’inclinazione della testa, che indica la sua disponibilità verso i follower.

La Canalis utilizza le espressioni del volto per rendere più efficace la sua comunicazione: il suo movimento illustratore è l’innalzamento delle sopracciglia, assieme allo sgranare degli occhi. Limitata invece è la sua gestualità. Elisabetta Canalis si contraddistingue per il largo uso dei sorrisi di vario tipo. Il sorriso, in particolare quello vero, ha un grosso potere affiliativo, soprattutto sul genere maschile. Secondo molti studi sembrerebbe, infatti, che il sorriso è considerato dall’uomo come l’arma più potente a livello di attrattività sessuale.

L’analisi comportamentale di Chiara Ferragni

Chiara Ferragni: è certamente la influencer più famosa d’Italia e forse del mondo. Anche lei è ovviamente molto sorridente, ma di un sorriso meno “voluto”, più spontaneo, segnale di sincera apertura verso i followers. Chiara mostra piccole gestualità che indicano insicurezza: si tocca i capelli, come a rassicurarsi, sbatte le palpebre, e ha uno sguardo non sempre concentrato sull’interlocutore. Le espressioni del volto sono meno utilizzate, segno di un certo autocontrollo, ma le mani e la postura segnalano disponibilità ed apertura. Poche le espressioni marcate, nonostante il suo ruolo ormai consolidato di personaggio pubblico, non si discosta molto dagli atteggiamenti e dai movimenti che aveva ad inizio carriera.

Un tipo di donna

“Complessivamente possiamo dire che dall’ analisi delle influencer abbiamo trovato molta più spontaneità ed apertura di quanto si potesse pensare” ha dichiarato la dott.ssa Jasna Legiša. “Sono donne complesse, che alternano la sincerità, la costruzione ed esagerazione. Esprimono un modello di comunicazione per una leadership femminile diversa, ma interessante”.

Influenzeranno il futuro?

Ma cosa ispira il gioco della dott.ssa Legiša? Certamente una considerazione importante: le influencer piacciono alle giovani generazioni perché sono vicine. Ci si può rispecchiare il loro. Sono più naturali e meno costruite di quanto possiamo pensare. Hanno emozioni, fragilità, forza. Sono ‘raggiungibili’.

Un po’ di attenzione, un po’ di trucco, un po’ di follower e via. Un nuovo modo di vedere il mondo. Un nuovo ruolo. E se realmente miglioreranno la leadership femminile lo vedremo, forse, tra vent’anni.