Il presidente bielorusso Aleksander Lukashenko vola in Cina nel tentativo di riallacciare rapporti stretti con Pechino. Lukashenko ha anche in programma di discutere della guerra in Ucraina.
Il presidente bielorusso Lukashenko vola in Cina
Mentre l’attenzione occidentale si concentrava sull’approfondimento dei legami tra Cina e Russia e sul potenziale trasferimento di aiuti militari cinesi a Mosca, il presidente bielorusso Aleksander Lukashenko ha intrapreso una visita di stato di tre giorni a Pechino. Lukashenko spera di controbilanciare la dipendenza politica ed economica della Bielorussia da Mosca, che è diventata ancora più dipendente dall’energia, dalla sicurezza e dall’assistenza finanziaria della Russia a seguito delle grandi proteste antigovernative su vasta scala nel 2020 e il crescente isolamento internazionale di Minsk dall’inizio della guerra in Ucraina.
Il viaggio rappresenta un’opportunità per il presidente bielorusso di corteggiare gli investimenti cinesi. Inoltre arriva mentre Lukashenko cerca di capire le prossime mosse di Pechino nella guerra in Ucraina. Secondo gli analisti, il viaggio servirà a Lukashenko per aiutare a dare credibilità all’idea che non sia così isolato come lo era in passato.
Xi: Pechino punta alla pace in Ucraina
Durante l’incontro con Lukashenko, il presidente cinese Xi Jinping ha ribadito la posizione di Pechino sulla guerra in Ucraina. Xi ha detto che la posizione cinese è coerente e chiara e che il documento che ha presentato mira a promuovere la pace e i colloqui. “Dobbiamo attenerci alla direzione della soluzione politica, abbandonare ogni mentalità da Guerra Fredda, rispettare le legittime preoccupazioni di sicurezza di tutti i Paesi e costruire un’architettura di sicurezza europea equilibrata, efficace e sostenibile“, ha detto Xi. Dal canto suo, Lukashenko ha affermato che la Bielorussia “sostiene pienamente l’iniziativa cinese sulle proposte per la pace e la sicurezza internazionale“.
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