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Luglio 1976 ed i due sismi, in Nuova Guinea e poi in Cina

Luglio 1976 ed i sismi dell’ Indonesia e Cina

Nel luglio 1976, in Indonesia ed in Cina accadono due fenomeni sismici disastrosi. Nella Valle di Baliem, in Indonesia, il 10 luglio 1976, un terremoto uccide 9000 persone, ed il 28 luglio dello stesso anno, un altro terremoto colpisce Tangshan, la Repubblica Popolare Cinese, ed Hebei, con 242.000 vittime.

Luglio 1976 in Indonesia: terremoto nella Valle di Baliem

Terremoto Baleim

Il grande terremoto uccide 9000 persone nella Valle di Bailem il 10 luglio 1976. Il sisma provoca vittime e gravi danni ad una delle zone più isolate del mondo, in cui risulta difficoltoso raggiungere il territorio di Irian  Jaya in auto. Di fatto, ci sono due aerei monomotore, che possono trasportare,  solo 18-40 passeggeri tra Wamena e Jayapura, che è la capitale amministrativa indonesiana.

Luglio 1976 ed il biologo nella Valle di Baliem dopo il sisma

Nella Valle di Baliem, dopo il sisma del 10 luglio 1976, si reca sul territorio indonesiano, per studiare il luogo del terremoto. Inoltre, Cutress, durante la sua visita in Irian Jaya, vede delle frane, e prova che gli effetti, possono diventare disastrosi. Sui lati delle montagne della valle, ci sono dei giardini solitamente affollati dagli abitanti, che ci lavorano. Il biologo evidenzia il rischio della posizione perpendicolare, che hanno le montagne. Dopo il sisma, i massi cadono dalle montagne, ormai in gran parte rovinate. A ragion per cui, il biologo esprime la pericolosità della valle, per gli abitanti rimasti.

La Valle di Baliem

La Valle di Baliem è un area geografica nell’ Irian Jaya, tra i boschi settentrionali e le paludi orientali dell’ Indonesia, con una popolazione di sessantamila abitanti. Le persone della Valle, vivono all’ interno di villaggi, con case di legno, e si cibano di patate dolci che coltivano nel territorio.

Luglio 1976 ed i missionari dell’ Irian Jaya

Nel territorio di Irian Jaya, sono presenti venti o trenta gruppi di missionari, nei centri cattolici di un prete, o di una coppia di sposi protestanti. I missionari giungono nel 1954, nella Valle di Baitem, per eliminare il cannibalismo, diffondere la fede cristiana, costruire chiese, aiutare la popolazione nelle cure mediche, e nell’ istruzione. Tuttavia, da dieci anni a questa parte, nell’ Irian Jaya, non ci sono conflitti tra i villaggi, la credenza agli stregoni è in diminuzione, mentre  il controllo delle nascite, continua ad essere un problema.

I Dani

Nel territorio indonesiano dell’ Irian Jaya, gli abitanti si chiamano “I Dani”, sono persone sane e conoscono bene il terreno della Valle. Ciò nonostante, la popolazione dispone solo di due ospedali a Jayapura, e non ci sono telefoni e radar. Anche i centri medici riscontrano difficoltà, dipendono dal medico dei villaggi, e tutte le forniture necessitano del trasporto aereo.

Luglio 1976 ed il terremoto a Tangshan

Il 28 luglio del 1976, ha origine il grande terremoto di Tangshan, ovvero un sisma di magnitudo 7.6, che colpisce le aree di Tangshan, Cina e Hebei, intorno alle ore quattro del mattino. La città di Tangshan, in pochi minuti viene distrutta, più della metà degli edifici crolla, tutti i servizi non funzionano, e gli impianti autostradali e ferroviari crollano.  Le vittime sono almeno 242.000.

Il terremoto senza preavviso

Il sisma di Tangshan certamente risulta il più intenso per vittime e danni, rispetto ad altri fenomeni dello stesso anno. Inoltre, il terremoto avviene improvvisamente, mentre nella concezione cinese, i sismi sono prevedibili. Tuttavia, il governo cinese si dimostra efficiente e competente, nel risollevare il Paese dal sisma.

Luglio 1976: il terremoto di Tangshan

Il sisma di Tangshan, è un fenomeno intenso che comprende diverse fasi, con due scosse principali.  La prima  onda sismica, avviene intorno alle tre del mattino, a 12 km sotto l’ area meridionale di Tangshan. Invece, la seconda scossa colpisce la città, intorno alle ore diciannove, a settanta km all’ estremità nord- ovest di Tangshan.

L’ intensità di magnitudo

La magnitudo iniziale è di 8.1, poi diventa 7.6, ma si deve considerare che le misure di scala, vanno intese come variazione dell’ energia di un onda sismica. Di conseguenza,  durante un terremoto, l’ energia dello stesso, si trasforma in scuotimento sismico. La rottura della superfice, avviene in cinque segmenti, che si estendono per otto chilometri nel centro di Tangshan.

La sequenza delle scosse

In Tangshan, in seguito alle due scosse sismiche principali, il terremoto prosegue con una sequenza di dodici scosse di magnitudo 6. Di conseguenza, il primo scuotimento sismico, avviene nell’ area meridionale di Tangshan, vicino a Ninghe, un’ altra si verifica nel mese di novembre. In seguito, le scosse di assestamento finali, si susseguono ripetutamente, nei punti finali della faglia, per una lunghezza di 140 km, ed una larghezza di 50 km.

I danni del sisma

I danni di un terremoto dipendono dall’ intensità di scuotimento, e dalla progettazione e costruzione delle strutture. Per cui, la grandezza delle rotture che lo scuotimento sismico provoca, rappresenta l’ intensità del sisma. Invece, per quanto riguarda la costruzione degli edifici e delle strutture, il secondo fattore di danni, si riferisce alla solidità e sicurezza dei materiali antisismici, per gli stessi.

Il comunicato esterno della Cina sul sisma

Uno dei primi comunicati sul sisma, esterno alla Cina, avviene il 28 luglio 1976, attraverso il “Tsunami Information Center”, in cui si dichiara che un violento terremoto di magnitudo 8.1, ha colpito i dintorni di Pechino. Il giorno seguente, altre notizie del sisma, in cui i giornali riportano la scritta “circa 100 miglia a sud est di Pechino e 63 miglia a nord est di Tientsen”, cioè poco distante da Tangshan.

Il comunicato del sisma della Cina

Il Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese, trasmette un comunicato, in cui dichiara che il terremoto, ha causato grandi perdite per la vita, e per le proprietà della gente. Inoltre, uno dei primi comunicati dalla città di Tangshan, esprime che quasi ogni edificio della città è stato appiattito.

Il bilancio delle vittime

Nell’ agosto del 1976, il governo nazionalista di Taiwan, annuncia che in base agli agenti cinesi, il bilancio delle vittime sul terremoto di Tangshan, arriva a 100.000, con 900.000 feriti. Inoltre, il governo aggiunge che l’ 80% di case ed edifici a Tianjin, mostra danni e sofferenze.

La stima del 1977 sulle vittime dell’ anno precedente

L’ anno seguente al sisma, i nazionalisti cinesi pubblicano un documento, in cui dichiarano che l’ anno prima, erano stati presentati sui lavori di soccorso, dal Comitato Provinciale Hopeh. Il documento riporta, che nelle aree del sisma come Tangshan, Fengnan e Feng- Yun, risultano 655.237 vittime. Inoltre, il documento prosegue con i feriti gravi, che sono 79.000, e le persone con gravi lesioni, che sono 700.000. 

I dati ufficiali delle vittime

Dal 2017, il terremoto di Tangshan Memorial Wall, contiene i nomi di 246.465 vittime, registrati dai parenti.

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