Lucia Azzolini è una dei nuovi ministri nominati da Giuseppe Conte per il ministero della pubblica istruzione. A lei spetta la delega per la scuola, mentre il collega Gaetano Manfredi ha la delega per quanto riguarda università e ricerca. Deputata del Movimento 5 Stelle, sindacalista, insegnante e da poco idonea a diventare una dirigente scolastica: il curriculum della neoministra appare abbastanza indicato per il ruolo che andrà a svolgere, mentre sarebbe in effetti apparsa più lontana dal mondo dell’università, di cui non dovrà occuparsi. Vediamo nel dettaglio di cosa si è occupata nel corso della sua carriera.
La formazione e la carriera di insegnante di Lucia Azzolini
Siciliana di nascita, Lucia Azzolini si diploma al liceo scientifico di Floridia (provincia di Siracusa) per poi laurearsi in filosofia all’università di Catania, una laurea successivamente arricchita con la magistrale in Storia della Filosofia. Una volta completato l’iter per ottenere l’abilitazione all’insegnamento, la Azzolini ha rivestito prima il ruolo di insegnante di sostegno nel comune di Pisa e poi quello di insegnante di ruolo di filosofia nel comune di Biella. Successivamente, Lucia Azzolini ha conseguito una seconda laurea, questa volta in giurisprudenza.
Dopo essere già entrata in politica, la Azzolini ha anche partecipato ad un concorso per diventare dirigente scolastico: in tal contesto, l’insegnante si è classificata “idonea” ma non vincitrice, ottenendo quindi il diritto di essere convocata in subordine ai vincitori del concorso.
Carriera da sindacalista ed in politica
Prima ancora di entrare in politica, Lucia Azzolini aveva già dimostrato di avere interesse per l’impegno sociale attraverso l’attività di sindacalista: l’insegnante era infatti attiva nei circuiti del ANIEF, uno dei principali sindacati di insegnanti. Questa esperienza si è tuttavia conclusa nel 2017; nel 2018 è poi iniziata quella politica, con una candidatura con il Movimento 5 Stelle per le elezioni politiche.
I voti ottenuti hanno permesso alla Azzolini di essere eletta deputata: nei suoi primi due anni in politica la donna non ha ottenuto ruoli molto rilevanti, ed il suo nome è salito alla ribalta soltanto in relazione al concorso da dirigente scolastico a cui ha partecipato – la partecipazione di una deputata ad un concorso pubblico ha sollevato un certo polverone. La Azzolini entrerà ufficialmente in carica come ministro a partire dal 2020.
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