Avrebbe compiuto 44 anni a maggio Luca Attanasio, l’ambasciatore italiano rimasto ucciso oggi in Congo. Aveva tre figlie.
Chi era Luca Attanasio?
Laureato nel 2001 all’Università Bocconi in economia aziendale, ha iniziato la carriera diplomatica due anni dopo con la nomina a segretario di legazione in prova. Nel 2004 la conferma nel ruolo e la nomina a Segretario di legazione. Una carriera rapida. Attanasio è stato secondo segretario commerciale a Berna nel 2006, primo segretario commerciale nel 2007. Nel 2010 è stato trasferito a Casablanca con funzioni di Console. Rientrato a Roma nel 2013 diventa Capo segreteria della Direzione generale per la Mondializzazione e gli Affari globali. Nel 2017 l’ultimo incarico a Kinshasa, in Congo, prima come Capo missione e dal 31 ottobre 2019 confermato in qualità di Ambasciatore straordinario.
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L’impegno umanitario di Attanasio e della moglie
Aveva sposato Zakia Seddiki a Casablanca. La moglie era presidente e fondatrice della ong Mama Sofia di cui Attanasio era presidente onorario. Insieme si occupavano di situazioni di grave difficoltà nella Repubblica Democratica del Congo. In particolare si occupavano di bambini e madri, con ambulatori medici, presidi mobili e progetti per le madri detenute. Pochi mesi fa gli era stato consegnato il Premio Internazionale Nassiriya per la Pace, organizzata dall’associazione culturale Elaia. Nella motivazione del premio, era stato citato il suo impegno “volto alla salvaguardia della pace tra i popoli” e il suo contributo “alla realizzazione di importanti progetti umanitari distinguendosi per l’altruismo, la dedizione e lo spirito di servizio a sostegno delle persone in difficoltà “.
