Louise Straus a Colonia a “People, pictures, places”

La prima donna a diventare Direttrice di un museo in Germania è un'Ebrea

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George Soros

La mostra “People, pictures, places” fa luce sulla comunità ebraica in Germania fino all’ascesa del Nazismo. Tanti i ritratti di persone nello Stato europeo hanno trovato un lavoro, migliorando le condizioni di vita. Alcune testimonianze raccontano la storia di Louise Straus a Colonia.


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Perché ricordare Louise Straus a Colonia?

Moglie del pittore surrealista Max Enrst, si interessa di movimenti creativi e dei protagonisti. Lavora come giornalista e storica dell’arte e nel 1919 diventa Direttrice del Wallraf Richartz museum di Colonia. Il posto di responsabilità è il compimento degli studi all’Università di Bonn e del dottorato sull’evoluzione del disegno nell’oreficeria renana nel Medioevo. Prima di ricoprire l’incarico, era assistente di ricerca del polo culturale e ha curato la mostra “Old war depictions”. Una donna quindi che usa il suo bagaglio di conoscenze per crescere e rendersi indipendente. Però le persecuzioni hanno infranto la sua vita: infatti, muore nel 1944 nel campo di concentramento di Auschwitz.

Isacco di Aquisgrana

Tra gli altri Ebrei influenti che nel corso di 1.700 anni hanno avuto rapporti con la Germania compare anche Isacco di Aquisgrana. Si racconta che abbia portato in dono a Carlo Magno un elefante da parte di Harun El Rachid: era l’802. Gli Annali riportano che il re riceve la notizia dell’arrivo dell’animale al porto di Pisa quando si trovava tra Pavia e Ravenna. Il sovrano demanda il notaio Erchembaldo di accogliere la delegazione.

La mostra a Colonia

Il percorso espositivo al Museo ebraico descrive la formazione dell’identità giudaica a Colonia. Attraverso quattro sezioni multimediali, mette in luce le motivazioni che hanno portato gli Isrealiti in Germania. Fin dalla tarda antichità le genti dalla Palestina raggiungono l’Europa e convivono, spesso con difficoltà, con le genti del Vecchio continente. Sono le differenze di cultura e religione che rendono le relazioni instabili, anche se nei secoli si può osservare la crescita comune delle etnie.