giovedì, Aprile 25, 2024

L’Organizzazione per la Liberazione della Palestina: nascita e funzione

L’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) nacque il 28 maggio 1964. Questa istituzione rappresenta il quadro unitario di una resistenza palestinese le cui forze hanno mantenuto comunque un’ampia autonomia. L’evoluzione dell’OLP è stata segnata da una serie di lacerazioni favorite spesso dai comportamenti di alcuni Stati arabi. Questi, in quanto protettori e finanziatori delle varie organizzazioni armate, ne hanno anche condizionato il comportamento.

L’Organizzazione per la Liberazione della Palestina: la questione palestinese

La questione palestinese. Quante volte si sente o si legge questa espressione! Gli archivi dei giornali sono pieni di foto di esponenti palestinesi (quasi sempre il leader storico Yasser Arafat) con i vari presidenti americani che si sono succeduti. Questi hanno sempre mediato tra le parti, arabi e israeliani, affinché si ponesse fine una volta per tutte a quello che è il più lungo conflitto del dopoguerra.

Il conflitto israelo-palestinese

Il conflitto israelo-palestinese iniziò proprio nel dopoguerra, con l’arrivo degli ebrei fuggiti dall’Europa in Medio Oriente, ossia nella “terra promessa”. Nel 1948, su mandato britannico, dettero vita allo Stato di Israele. I palestinesi furono per così dire confinati nella costa occidentale e nella striscia di Gaza. In pratica, si sentirono defraudati di un territorio che consideravano loro. Inoltre, molti ebrei arrivarono in Israele stanziandosi lì per sempre e spesso occupando anche zone esorbitanti dello Stato di Israele stesso.

L’Organizzazione per la Liberazione della Palestina: nascita e obiettivi

L'Organizzazione per la Liberazione della Palestina

Proprio 56 anni fa, il 28 maggio del 1964, nasceva l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina, su iniziativa della Lega Araba. Nacque proprio a Gerusalemme dopo una riunione di 422 personalità palestinesi. Tutte avevano come obiettivo liberare la Palestrina con la lotta armata, ovviamente contro Israele, come recita ancora oggi lo statuto dell’Olp.

Gli attentati

Dopo la Guerra dei Sei Giorni, nel 1967, i palestinesi ritennero che la guerriglia contro Israele fosse l’unica strada percorribile. Da allora furono i famosissimi feddayyin (i devoti) a controllare l’Olp. Da allora la vicenda dell’Olp è storia, tra Libano, Egitto, Giordania, Tunisia, Intifade, storia piena di attentati, omicidi politici, scontri intestini sanguinosi, guerriglia continua con Israele. Sono stati moltissimi gli attentati dei terroristi palestinesi, non necessariamente affiliati all’Olp, che hanno causato moltissime vittime. Il più celebre di tutti è senza dubbio quello alle Olimpiadi di Monaco, nel 1972, rievocato in articoli, libri, film. Altrettanto sangue è scorso nelle reazioni di Israele, non disposto a subire attentati terroristici contro i suoi abitanti.

L’attenzione di tutto il pianeta

A lungo il mondo ha considerato l’Olp un’organizzazione terrorista, poiché la geografia dei gruppi e gruppuscoli dissidenti o scissionisti non è mai stata chiara, anche perché è estremamente complessa e in continua evoluzione. La questione palestinese però ha attirato l’attenzione dell’intero pianeta per anni e i mass media internazionali se ne sono occupati (e se ne occupano) continuativamente. Si può dunque affermare che l’Olp ha assolto la funzione di porre all’attenzione degli Stati, più spesso in maniera violenta, il problema enorme che da anni affligge tutto il Medio Oriente.

L’Organizzazione per la Liberazione della Palestina: i primi accordi con Israele

Nel 1974 Yasser Arafat, arrivato al vertice cinque anni prima, ha chiesto ufficialmente uno Stato della Palestina indipendente. Nel 1988 ha poi adottato la soluzione “due Stati”, Palestina e Israele, con Gerusalemme est capitale. Cinque anni dopo, nel 1993, finalmente, il presidente dell’OLP Arafat ha riconosciuto lo Stato di Israele in una lettera all’allora premier Rabin. Tuttavia, non ha eliminato (tuttora) dal suo statuto fondativo l’articolo che ne auspica l’eliminazione. Subito dopo Israele riconobbe l’Olp, più che altro per aver un interlocutore. In seguito ai cosiddetti accordi di Oslo, l’Olp non è più un’organizzazione terrorista. Arafat morì nel 2004 e al suo posto venne eletto Abu Mazen, moderato, che ancora guida la causa palestinese.

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La situazione oggi

L'Organizzazione per la Liberazione della Palestina

Oggi le cose sono molto cambiate per i palestinesi. Lo Stato è riconosciuto da moltissimi Paesi, la Palestina ha rappresentanze diplomatiche all’estero (Italia compresa) e l’Olp è osservatore all’Onu da anni. I gruppi islamisti, tuttavia, continuano ad agire contro Israele e all’estero contro ad esempio il governo siriano o anche in Iraq e Afghanistan. Questa è la sfida che i governi occidentali devono raccogliere e vincere.

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