Lorenzo Cherubini, meglio conosciuto come Jovanotti, è nato il 27 settembre 1966. La sua famiglia è originaria di Cortona, un piccolo borgo in provincia di Arezzo. La passione per la musica inizia sin da giovanissimo: si cimenta come DJ in varie radio e nelle discoteche di Roma.
Lorenzo Cherubini: gli esordi
Gli esordi di Jovanotti sono legati ad una sorta di musica dance che mescola i nuovi suoni dell’hip hop d’oltreoceano, un genere decisamente poco conosciuto nell’Italia degli anni Ottanta. Lorenzo debutta su Radio Deejay (di Cecchetto) e diventa Jovanotti. Leggendaria è rimasta la notte di capodanno tra il 1987 e il 1988 durante la quale Lorenzo resta incollato ai microfoni di Radio Deejay per ben otto ore di fila, senza alcuna interruzione. I suoi primi successi incisi alla tenera età di 19 anni hanno titoli che già di per sé sono tutto un programma: si va dal mitico “Gimme five” a “E’ qui la festa?”. Mentre “La mia moto”, il suo secondo album, vende circa 600.000 copie, il successo lo porta all’edizione 1989 del festival di Sanremo, con la canzone “Vasco”.
Lorenzo Cherubini: i dischi successivi
Una prima, timida svolta artistica si ha con “Giovani Jovanotti” che comprende brani un poco più meditati come “I numeri”, “Ciao mamma” e “La gente della notte”. Nel 1992 realizza il singolo “Cuore”, per ricordare il giudice Giovanni Falcone morto nella strage di Capaci. Con il disco seguente “Lorenzo 1992”, rimane in classifica per molte settimane. E’ il periodo di canzoni che hanno segnato la carriera di Jovanotti come, “Sono un ragazzo fortunato” e “Non m’annoio”.
Lorenzo Cherubini: il cambiamento del 1994
Con il passare degli anni e delle canzoni, cambiano i testi e gli ideali di Lorenzo. “Lorenzo 1994” è proprio un modo di vedere la vita, siglato dal celebre brano “Penso positivo“. Nel 1994 Jovanotti si esibisce in una lunga tournè che lo vede impegnato sia in Italia che in Europa, prima da solo e poi insieme con Pino Daniele ed Eros Ramazzotti. L’anno successivo esce la prima raccolta “Lorenzo 1990-1995” con due brani inediti “L’ombelico del mondo” e “Marco Polo”. Con il primo dei due brani Lorenzo partecipa agli MTV music awards come miglior cantante europeo.
Il 1997 è l’anno de “L’albero”, album che approda alle tendenze multietniche della musica internazionale ma che non soddisfa la voglia di fare e la curiosità di Lorenzo. Partecipa anche a due tributi: uno è “The Different You” dedicato a Robert Wyatt (batterista, cantante, tastierista, compositore e percussionista inglese) e un altro dedicato a Gershwin (compositore statunitense) intitolato “Red, Hot + Rhapsody”.
Un altro progetto discografico è “Artisti Uniti per gli Zapatisti del Chapas”, compilations che raccoglie fondi per la costruzione di un ospedale in Messico.
Ad ottobre esce un altro libro: si tratta de “Il grande boh”, diario dei suoi ultimi viaggi. Altra soddisfazione (stavolta del tutto personale) nel dicembre 1998 quando Francesca, la sua compagna, dà alla luce Teresa. Jovanotti, comprensibilmente euforico, compone “Per te“, una ninna nanna dedicata proprio alla primogenita.
Con l’uscita di “Capo Horn”, l’estate del 1999 è segnata da “Un raggio di sole“, secondo singolo dell’album. Sempre nel giugno di quell’anno Lorenzo aveva già dato vita, con Ligabue e Piero Pelù, ad una canzone-manifesto, “Il mio nome è mai più”, brano antimilitarista e dalle connotazioni pacifiste.

Lorenzo Cherubini: gli anni Duemila
L’impegno di Lorenzo è poi proseguito nel tempo con altre iniziative di pregio. Memorabile la sua esibizione al festival di Sanremo 2000 con il brano inedito “Cancella il debito“, un pezzo che ha consentito a molti giovani di venire a conoscenza del drammatico problema dei debiti gravanti sui paesi del terzo mondo. Dopo alcune collaborazioni nel 2007 tra cui Negramaro e Adriano Celentano, all’inizio del 2008 esce il nuovo disco “Safari”, che contiene la bellissima “A te“.
Per celebrare i 25 anni di attività alla fine di novembre del 2012 esce la raccolta “Backup – Lorenzo 1987-2012”.
Lorenzo Cherubini: l’estate 2019 con il JovaBeachParty
Il JovaBeachParty è stato una città temporanea, un villaggio sulla spiaggia, un nuovo format di concerto, un happening per il nuovo tempo.
“E’ una visione che ho maturato lungo tutto l’arco di oltre 35 anni di musica e di performance live, partendo da una console arrivando fino all’ultimo tour”, questo quello che ha affermato Lorenzo Jovanotti Cherubini.
Si tratta di un’esperienza artistica, fisica, sensoriale e con particolare attenzione all’ambiente. Il JovaBeach e il WWF PlasticFree Tour sono stati insieme nell’estate 2019 per sensibilizzare l’opinione pubblica e offrire soluzioni concrete su una delle principali emergenze ambientali. L’evento ha, infatti, coniugato la scoperta di un nuovo palcoscenico naturale con l’intrattenimento garantito dal primissimo tra i DJ di tutti i tempi.

Jovanotti è visionario ed è in grado, come nessun altro artista, di mescolare i mondi, di immaginare futuri possibili, di riportare la connessione al centro del sistema.

Diversa è stata di volta in volta la line up degli ospiti e la scaletta del set di Lorenzo.
“Il pubblico gioca un ruolo fondamentale, non solo in quanto committente dell’opera, ma in quanto parte stessa dello spettacolo. Il pubblico dei miei concerti guarda lo spettacolo e guarda allo stesso tempo se stesso. Questa è la novità. ” Queste le parole del cantante.
E’ stata una megafesta sulla spiaggia, uno “spettacolo live” che si è aperto ogni volta da gruppi ospiti alle ore 14. Durante i vari eventi ci sono stati interventi di esperti ambientalisti, di nuovi gruppi musicali emergenti e di amici di vecchia data di Lorenzo.
A coronare il tutto sono stati i vari matrimoni celebrati sotto il segno della musica di Jovanotti.
Ogni tappa dell’estate (da Lignano Sabbiadoro a Plan de Corones, da Viareggio a Linate, solo per citarne alcune) è stata unica e irripetibile.
Potrebbe interessarti: https://www.periodicodaily.com/tomaso-cavanna-muore-organizzatore-tour-estivo-jovanotti/