Uno dei più piccoli mammiferi marini viventi si rivela essere anche uno dei migliori ingegneri dell’ambiente. La lontra marina (Enhydra lutris) con le sue attività condiziona in maniera importante gli ecosistemi in cui vive.
Questo mustelide occupa le coste del Nord America occidentale nutrendosi principalmente di ricci, vongole e granchi.
Un importante specie chiave
Il ruolo di specie chiave negli ambienti marini, anche diversi tra loro, è stato scoperto quasi per puro caso. Brent B. Hughes, professore all’Università della California, a Santa Cruz, stava analizzando l’erba marina in un estuario a Monterey Bay.
Un quella zona, l’inquinamento provocato dagli scarti dell’agricoltura come i fertilizzanti, causa il fenomeno dell’eutrofizzazione delle acque, ovvero l’abbondanza di materiale organico e di nutrimento.
In questo modo si ha un eccessiva proliferazione di alghe che rivestendo i letti di erba marina soffoca la vegetazione.
Ad un tratto, però, l’eccessiva quantità di alghe nel 2010 scomparve senza un motivo apparente.
Huges confrontando i dati sulla presenza delle alghe e il numero delle lontre ha finalmente compreso il motivo. Infatti la copertura algale è diminuita quasi totalmente nei periodi in cui le lontre marine erano più abbondanti.
Questo avviene perché le lontre si nutrono dei granchi che vivono sul fondale. Diminuendo il numero dei granchi aumenta quello delle lepri di mare, un mollusco simile ad una lumaca marina.
Aumentando le lepri di mare diminuiscono a loro volta le alghe, cibo principale della loro dieta. Ed è così che le lontre salvano le praterie di erbe marine che altrimenti soccomberebbero sotto la crescita eccessiva delle alghe.
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Anche le foreste di kelp hanno bisogno della lontra marina
Tuttavia, secondo altre osservazioni, anche altri ambienti necessitano della lontra marina per prosperare.
Ad esempio, dove vive la lontra marina, le foreste di kelp, una specie particolare di alga che forma fitte foreste sommerse, sono più floride.
Senza di esse, infatti, il kelp verrebbe completamente divorato dai ricci di mare altro loro cibo prediletto.
Non tutti potrebbero essere contenti del loro ritorno
La lontra marina è anche un attivo predatore di molluschi con conchiglia come le vongole. Questo potrebbe far storcere il naso, nel caso di eventuali reintroduzioni, ai pescatori che sulla pesca ai molluschi, in zone dove la lontra non è più presente, hanno fondato la loro economia.
Anche se a quanto pare gli effetti sugli ecosistemi apportati dalla lontra potrebbero portare a profitti economici di gran lunga superiori a quelli prodotti dal mercato dei molluschi, come ecoturismo, più quantità di pesce, e maggior assorbimento di carbonio.
In quanto specie chiave necessita di ulteriori approfondimenti
Parallelamente a questo aspetto sorge il bisogno di approfondire la possibile reintroduzione della lontra in areali storici dalla quale adesso è scomparsa per riequilibrare gli ecosistemi dati i suoi immensi effetti sugli habitat marini.
Il nemico della lontra marina: lo squalo bianco
A tenere a freno l’espansione delle lontre, un tempo minacciate di estinzione a causa del commercio delle pellicce ma che adesso presenta popolazioni in crescita, è lo squalo bianco.
Cacciandole attivamente nel limita in modo non indifferente l’espanzione.