venerdì, Aprile 19, 2024

L’Olanda cambia nome: da gennaio sarà solo Paesi Bassi

Anno nuovo, nome nuovo. O meglio, nome corretto. Da gennaio 2020 l’Olanda dovrà essere chiamata ufficialmente e solamente “Paesi Bassi”. La dicitura corretta dovrà essere applicata in tutti gli ambiti, dai documenti ufficiali alla lingua colloquiale, dagli ambiti sportivi a quelli culturali. Il motivo del cambiamento, che poi in realtà è più una precisazione, è legato alla decisione del governo dei Paesi Bassi di mettere un freno al malinteso storico che ha portato a chiamare Olanda una regione molto più vasta.

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I Paesi Bassi non sono solo Olanda

Quella che comunemente chiamiamo Olanda è in realtà una regione ben più vasta, il cui nome corretto è, appunto, Paesi Bassi. La nazione, infatti, comprende l’Olanda del Nord, dove si trova Amsterdam, ma anche l’Olanda del Sud, dove si trovano Rotterdam e L’Aia, due delle città economicamente più attive dei Paesi Bassi. La scelta del governo nederlandese non è solo di tipo toponomastico, ma ha anche implicazioni economiche che riguardano tutto il Paese.

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Molto spesso, infatti, quando si parla di Olanda viene in mente Amsterdam con la sua via a luci rosse e i coffe shop che consentono di fumare liberamente marjuana. I Paesi Bassi, che sono composti anche da altre città bellissime e ricche di cultura e storia, hanno deciso di ribellarsi a questo stereotipo e di ridefinire il proprio look, in particolare a ridosso delle Olimpiadi di Tokyo 2020 e dell’Eurovision Song Contest, che si svolgerà proprio nei Paesi Bassi.

Il governo mira, inoltre, a promuovere dal punto di vista turistico, anche quelle zone finora rimaste nell’ombra della più conosciuta Amsterdam. La maggior parte del turismo, infatti, si dirige verso Amsterdam, ed è in continuo aumento il numero di persone che sceglie questa città come meta per i suoi viaggi. Al contrario, le altre città nederlandesi sono spesso lasciate in secondo piano, nonostante il loro grande bagaglio storico, artistico e culturale.

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Cambio di look: sigla e logo

Il cambio di nome comporterà un esborso da parte del governo dell’Aia di 200 mila euro. E’ stato presentato, infatti, un nuovo logo che pone fra le lettere N e L, sigla internazionale di Nederland (Paesi Bassi in olandese), la sagoma di un tulipano stilizzato. Da gennaio 2020 i ministeri, le ambasciate e l’Agenzia per le imprese, le università, i Comuni e le federazioni sportive utilizzeranno il nuovo nome e logo per promuovere le proprie attività. Il nuovo logo, come ha spiegato il ministro per il commercio estero, Sigrid Kaag, darà “un’immagine chiara e ben definita del Paese, ed è positiva per l’export e per attrarre investimenti e talenti”.

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Cambio di nome anche per la nazionale di calcio

Il cambio di nome dell’Olanda riguarderà anche la nazionale di calcio e i suoi giocatori. Non si potranno più definire olandesi giocatori come De Ligt e Strootman, che dovranno essere chiamati nederlandesi, anche se a orecchio suona peggio. Ai prossimi europei di calcio, quindi, la nazionale in questione sarà quella dei Paesi Bassi, anche se spesso i cronisti la definiscono “Orange” per il colore ufficiale delle maglie. Un appellativo che potrà essere ancora utilizzato, dal momento che l’arancione rimarrà il colore identificativo della nazione.

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