venerdì, Marzo 29, 2024

Lo sviluppo emotivo secondo William Fairbairn

Laureato in Lettere e in Medicina, William Fairbairn si è specializzato in Psichiatria. Egli ha riformulato la ‘teoria pulsionale’ di Freud, il quale aveva evidenziato che l’impulso che deriva dalla tensione pulsionale, fornisce energia all’apparato psichico.

La libido in Fairbairn

Fairbairn pone la concezione di ‘libido’. Essa ha lo scopo di stabilire delle relazioni oggettuali, cioè dei rapporti con gli altri che daranno piacere all’individuo. È un’energia che spinge l’Io a cercare una relazione che è essenziale per lo sviluppo dell’individuo. Il piacere è visto non come fine, ma come mezzo per arrivare al fine. Il fine è rappresentato dal contatto con gli altri.

L’Io secondo Fairbairn

Esiste un Io primario e unitario che non è distinto dall’Es all’inizio della vita. L’Io sviluppa una sua struttura in base alle relazioni oggettuali che si vengono a stabilire. All’inizio, l’Io del bambino cerca un rapporto con l’ ‘oggetto libidico’, cioè il seno materno, con cui il bambino vive esperienze gratificanti e frustranti.

L’autore riconosce tre strutture mentali legate ad esperienze diverse:

  • l’Io libidico, che è quello che si scinde e si lega con l’oggetto eccitante. Il bambino rimane in ricerca continua nella speranza di una relazione con la madre;
  • l’Io anti libidico si lega alle esperienze dell’oggetto rifiutante. E’ una parte ostile nei confronti dei bisogni di contatto;
  • l’Io centrale è quello che resta dell’Io unitario e primario. Si lega all’Io ideale e si usa per relazionarsi con gli altri.

Quindi, l’Io libidico resta legato alla speranza. E’ quella parte della personalità che è insoddisfatta e bisognosa. L’Io anti libidico è quella parte rigida e aggressiva che tenta di reprimere i propri bisogni. l’Io centrale è l’Io pratico che si relaziona con gli altri e cerca di orientarsi nella vita reale, reprimendo il vissuto emotivo che crea insicurezza.

Dinamiche dello sviluppo emotivo secondo William Fairbairn

Sulla base di ciò, lo sviluppo emotivo secondo William Fairbairn si compone di tre fasi:

  • dipendenza infantile, caratterizzata da uno stato di fusione tra il bambino e la madre. Deve attuarsi il processo di separazione;
  • fase di transizione, dove il bambino dovrebbe riuscire poco per volta ad accettare di rinunciare alle forme di attaccamento. Quindi, distaccarsi dalla madre, per poter arrivare alla dipendenza matura, che è la terza fase;
  • dipendenza matura, quindi, quando il bambino si separa.

Si passa dalla fase della dipendenza infantile alla dipendenza matura attraverso due processi:

  • necessità di accettare la separazione che comporta la rinuncia a forma di attaccamento emotivo che dà sicurezza;
  • riuscire a stabilire relazioni differenziate con gli altri, quindi scambi diversi con diverse persone.

Secondo Fairbairn, la situazione di dipendenza del bambino è normale e necessaria per la crescita. Il problema sorge quando la dipendenza infantile permane stabile nella vita adulta.

La dipendenza del bambino è espressa in due forme: attiva e passiva.

Attiva quando il bambino sente la frustrazione, il suo bisogno insoddisfatto diventa aggressivo verso l’oggetto d’amore. Se permane nella vita adulta, la persona è esigente e possessiva verso l’altra persona.

Passiva, cioè il bambino ha paura di esprimere i suoi bisogni frustranti. Questi ultimi tendono ad essere repressi e si può avere un comportamento inibito.

Fairbairn sottolinea che la persona non può essere isolata dal suo contesto relazionale. Infatti, è qui che i suoi comportamenti e le motivazioni prendono significato.

Esiste una tendenza libidica a cercare relazioni con gli altri.

La personalità deriva dall’interiorizzazione degli scambi realizzati con altre persone. Scompare l’importanza delle pulsioni, come era per Sigmund Freud, perché per Fairbairn è importante la relazione con gli altri.

https://www.periodicodaily.com/psicologia-e-culture-della-psicologia/

    Donatella Palazzo
    Donatella Palazzo
    Psicologa individuale, familiare e di coppia, e scrittrice. Sessoanalista (Istituto Italiano di Sessoanalisi e Dinamiche Sessuali). Specialista delle Risorse umane. Progettista in ambito sociale e scolastico. Membro dello Staff della Casa Editrice Noitrè. L'attività comprende, tra l'altro, la valutazione dei contributi di prossima pubblicazione, l'organizzazione degli eventi da presentare al pubblico e altro in ambito culturale.

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