Un ensemble di menti geniali: quella dei ricercatori di Harvard e del Massachusetts, ha quindi attuato uno studio. Questo, riguarderebbe la correlazione fra eventi di tipo stressante e, le possibile sindrome cardiaca nel paziente.
Quale legame fra stress e sindrome cardiaca?
L’attività maggiorata del cervello, dettata dalla movimentazione di eventi stressanti, sarebbe strettamente correlata allo sviluppo di malattie cardiache. È questo ciò che si evince dallo studio, esso derivato dalla collaborazione di esperti di Harvard e del Massachusetts. Il suggerimento che ne arriva è quindi d’obbligo: diminuire le attività che sovraccaricano il nostro cervello fino a stressarlo. Questi piccoli accorgimenti, potrebbero aiutare a ridurre il rischio di sviluppare malattie cardiache. In alcuni casi, dove lo stress risulta estremamente forte, il trattamento potrebbe consistere anche in determinate prescrizioni farmacologiche. Laddove, invece, si tratti di piccoli sovraccarichi, potrebbe essere necessario solo usufruire di certe tecniche di rilassamento. Le cause del crepacuore, sono per lo più, da ricondursi ad eventi di instabilità emotiva come la rabbia, il dolore e la paura. Ma d’altro canto anche estremi reazioni di gioia.
L’importanza degli stimoli allo stress contro malattie neurodegenerative
La scoperta del crepacuore
Questa patologia, venne descritta la prima volta negli anni 90. È stato comprovato, come poc’anzi abbiamo citato, che le forte emozioni, siano di gioia o di estremo dolore inneschino questa patologia. I pazienti iniziano ad avvertire il respiro corto, dolore al petto che può conseguentemente portare alla morte. Nelle donne tale patologia è estremamente più radicata, contro il 10% degli uomini. Dallo studio, si è scoperto che maggiore è l’attività delle cellule nervose nella regione dell’amigdala e prima si possono sviluppare queste patologie mediche. Il crepacuore, è una condizione patologica estremamente pericolosa, che, nella gran parte dei casi porta al decesso. Cercare di controllare gli stadi stressanti della nostra vita, è importante non solo per la sanità mentale, ma anche per quella fisica.