giovedì, Aprile 25, 2024

Lo scrittore Carmine Abate e l’artista Segantini

Martedì 22 marzo alle 16.30 al teatro dell’Opera di Sanremo lo scrittore Carmine Abate presenterà il libro Il Cercatore di luce, segnalato al premio Strega. Partecipa lo storico Matteo Moraglia.  Loredana De Flavis leggerà alcune pagine dell’opera. L’incontro dei Martedì letterari è inserito nel programma di formazione dei docenti.


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Di cosa tratta Il cercatore di Luce dello scrittore Carmine Abate?

Carlo ha dodici anni quando sale in Scanuppia, una montagna del Trentino, per trascorrere le vacanze estive nella baita di famiglia. I genitori non fanno che litigare, eppure un inatteso sollievo lo coglie quando si immerge nel dipinto appeso nella sua stanza. Raffigura una giovane donna con un bambino tra le braccia. Chi sono le due persone? Al ragazzo pare di riconoscerle e chiede notizie alla Moma, la nonna originaria della Calabria. Scopre così che il nonno aveva conosciuto il pittore, Giovanni Segantini. Il protagonista si trova a ricostruire la trama di un intero secolo, a partire dalla vicenda umana dell’artista, legata a quella della propria famiglia. Mentre è alle prese coi primi turbamenti sentimentali, il giovane si appassiona al rapporto tra il creativo e Bice Bugatti. Infatti, la donna carismatica e compagna fedele, è sempre al suo fianco dall’incontro a Milano agli anni in Brianza e in Svizzera.

“Quando dipinge a 2800 metri di altitudine, inspira profondamente, come se assieme all’aria volesse ingoiare la luce, riempirsene il cuore, i polmoni. È un cercatore di luce, Giovanni. E di luce nutre gli occhi, l’anima e il corpo. Lassù il cielo è immenso, vicinissimo. Giovanni se ne inebria. Vorrebbe raccoglierne uno spicchio e mescolarlo in tutto il suo splendore con i colori appena stesi, alla stregua della polvere d’oro che sparge sulla tela”.

Carmine Abate, Il cercatore di Luce

Carmine Abate

Lo scrittore è nato a Carfizzi il 24 ottobre 1954. Ha studiato in Italia e si è laureato all’Università di Bari. Successivamente ha vissuto in Germania e, da oltre dieci anni, abita in Trentino, dove esercita la professione di insegnante. Il suo primo libro di poesie risale al 1977, Nel labirinto della vita. Da narratore esordisce in Germania con la raccolta di racconti Den Koffer und weg!. Lo stesso anno esce Die Germanesi, una ricerca empirica socio-antropologica sull’emigrazione svolta con Meike Behrmann. L’edizione italiana è ristampata da Ilisso Rubbettino nel 2006. Dirige la collana Biblioteca Emigrazione per la quale ha curato In questa terra altrove, un’antologia di testi letterari di emigrati italiani. Poi ha pubblicato una raccolta di racconti Il muro dei muri e nel 1991 è uscito il suo primo romanzo Il ballo tondo. Nel 1996 pubblica le poesie Terre di andata.

Un autore da Campiello

Nel 1999 esce La moto di Scanderbeg e nel 2002 Tra due mari, vincitore di prestigiosi riconoscimenti. Risale al 2004 la pubblicazione di La festa del ritorno che ha ottenuto il Premio selezione Campiello e al 2006 Il mosaico del tempo grande.  Scrive Gli anni veloci, i racconti Vivere per addizione e altri viaggi e la raccolta di poesie e prose Terre di andata. Il capolavoro con cui vince il premio Campiello 2012 è La collina del vento. A ottobre 2012 pubblica Le stagioni di Hora che comprende tre romanzi apprezzati dal pubblico. Quindi nel 2013 pubblica Il bacio del Pane e dopo due anni sforna La felicità dell’attesa. Tra 2016 e 2018 sono in libreria Il banchetto di nozze e altri sapori e Le rughe del sorriso. La sua ultima opera è L’albero della fortuna (Aboca 2019). Tradotto in Germania, Francia, Olanda, Grecia, Portogallo, Albania, Kosovo, USA, Giappone.

Il cercatore di Luce è tra i primi libri proposti alla 76a edizione del Premio Strega

“… Abate si muove con disinvoltura dentro e fuori dal mito del pittore, e questo è forse uno dei maggiori pregi del romanzo. La capacità di raccontare il fascino di una figura del tutto priva di alfabetizzazione che assume i contorni di un modello etico spinto ben oltre il suo operato. Naturalmente molte pagine sono dedicate alla sua morte misteriosa, ai giorni che la precedettero, ai riti funebri ufficiali, e al compianto degli amici, dei colleghi. Sulla morte di Segantini, si innesta anche quella della novantenne Moma, circondata dagli affetti e ancora palpitante delle sue storie tramandate al nipote”.

Dalla recensione di Camilla Valletti

La candidatura è avanzata dal critico d’arte, giornalista e segretario della Fondazione Dante Alighieri, Alessandro Masi. La motivazione è indicata sul sito del prestigioso Premio letterario. «Con Il cercatore di Luce lo scrittore Carmine Abate conferma la piena maturità espressiva di un ormai lungo percorso nella narrativa italiana di alta qualità letteraria. Vanta un ininterrotto riscontro da parte del pubblico dei lettori e della critica». Si tratta di un romanzo storico e di formazione, storia famigliare e di impegno civile, in cui l’autore sintetizza diverse modalità di genere narrativo e le scardina. Dà così origine a un modello romanzesco originale e fortemente coinvolgente. Il libro ritorna poi sui temi che hanno caratterizzato la sua produzione, in particolare il “vivere per addizione” che sintetizza l’approccio all’emigrazione che Abate ha vissuto sulla propria pelle. L’autore innesta quindi inedite esplorazioni verso nuove frontiere dove approfondisce i rapporti fra arte, natura, parola e esistenza.

Segantini e il Divisionismo

Per raccontare la breve vita del pittore del Divisionismo, Giovanni Segantini, Abate ne segue le tracce alla ricerca spasmodica della luce. Un’esperienza artistica all’insegna del senso di apertura, di liberazione e respiro che restituisce con limpida e coinvolgente partecipazione. Al servizio di temi affascinanti l’autore mette una tecnica narrativa che gli permette di costruire un meccanismo che guida il lettore tra livelli temporali e geografici. La vicenda infatti si svolge tra Ottocento, il ventennio fascista e il tardo Novecento in Trentino, Engadina, Sila, Milano. Rilevanti le figure femminili, la Moma calabrese, memoria storica della famiglia dell’io narrante e Bice Bugatti compagna di Segantini. La lingua di Abate è calda e trasparente, piana e ricchissima, precisa e poetica come la pittura dell’artista. Il 29 marzo il Presidente di Famja Sanremasca, Leone Pippione, presenta il libro dello storico Andrea Gandolfo, Storia di Sanremo.

Odette Tapella
Odette Tapella
Vivo in piccolo paese di provincia. Mi piace leggere, fare giardinaggio, stare a contatto con la natura. Coltivo l'interesse per l'arte, la cultura e le tradizioni.

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