L’Italia si sta preparando a possibili evacuazioni da un supervulcano vicino a Napoli, con il governo che sta lavorando per garantire che le misure necessarie siano in atto nel caso in cui sia necessario che i residenti lascino l’area.
I Campi Flegrei distano circa 20 chilometri da Napoli, una destinazione popolare per i turisti, soprattutto per la pittoresca Costiera Amalfitana, riporta SchengenVisaInfo.com.
Il governo italiano sta discutendo misure precauzionali come il controllo della struttura degli edifici nella zona e la pianificazione di un’evacuazione di massa di coloro che vivono nei pressi del vulcano, dato che all’inizio dell’anno l’Italia è stata colpita da diversi terremoti e disastri naturali.
I Campi Flegrei confinano con città e villaggi, tra cui Pozzuoli, Agnano e Bacoli, con una popolazione complessiva di oltre 500.000 abitanti.
Il territorio italiano è stato colpito da oltre 1.100 terremoti solo nell’ultimo mese, tra cui uno di magnitudo 4.0 lunedì scorso e una scossa di magnitudo 4.2 la scorsa settimana – la più forte registrata nella zona in tutti i quattro decenni.
Secondo gli esperti, il vulcano non rappresenta necessariamente una seria minaccia di eruzione, ma potrebbe avere un impatto sugli edifici locali, soprattutto a causa dell’attuale innalzamento del suolo di 1,5 centimetri al mese. Il ministro della Protezione civile Nello Musumeci ha dichiarato questa settimana che le evacuazioni saranno attivate solo in caso di “estrema necessità”.
Si prevede inoltre che le autorità impegnino maggiori risorse per la protezione civile locale, per assicurarsi che possa intervenire in caso di emergenza e per sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso campagne di comunicazione.
Secondo quanto riferito, anche gli ospedali della zona stanno iniziando le prove di evacuazione per evitare vittime, dato che l’ultima volta che i Campi Flegrei hanno subito un’esplosione di terremoti, negli anni ’80, circa 40.000 persone sono state evacuate da Pozzuoli.
All’inizio di quest’anno, l’Italia ha avuto un inizio difficile della stagione estiva: all’inizio di maggio, la regione Emilia-Romagna è stata allagata a causa di forti piogge e temporali. La situazione ha provocato quattro morti e migliaia di persone sono state evacuate dalle loro case – più precisamente, durante questo periodo sono stati registrati 23.000 sfollati distribuiti tra Ravenna, Forlì, Bologna e Rimini.