venerdì, Aprile 19, 2024

L’indipendenza di Taiwan per la Cina è guerra

Il governo cinese ha avvertito che l’indipendenza di Taiwan significa guerra. Inoltre, Pechino ha avvertito che il suo esercito si sta attivando per rispondere alle interferenze straniere nella regione. Ma perché la Cina tiene così tanto a Taiwan e che cosa può succedere?

Perché l’indipendenza di Taiwan fa arrabbiare la Cina?

Giovedì, Taiwan ha raccontato che diversi caccia e bombardieri cinesi sono entrati a Sud dell’isola. La dichiarazione ha subito preoccupato Washington, che da sempre difende l’indipendenza dell’isola dalla Cina. Tuttavia, le incursioni cinesi non sono arrivate in un momento qualsiasi. Poco prima, un gruppo di portaerei statunitensi è entrato nel conteso Mar Cinese Meridionale. Il fine degli americani era quello di promuovere la “libertà dei mari”. Il Ministro della Difesa cinese non ha accolto bene le provocazioni americane e ha detto:”Una manciata di persone a Taiwan sta cercando l’indipendenza“. La Cina ha il terrore che il governo di Taiwan voglia andare verso una dichiarazione di indipendenza formale. Tuttavia, il presidente Tsai Ing-wen ha detto più volte di essere già un paese indipendente.

L’indipendenza di Taiwan è una guerra

I cittadini di Taiwan sono divisi in due. Da una parte, ci sono quelli che sperano in un’indipendenza futura, dall’altra, ci sono quelli che si vedono già indipendenti. Il desiderio di democrazia e il terrore di diventare un’altra Hong Kong, porta Taiwan a non arrendersi d’avanti a Pechino. Da tempo i rapporti tra i due vicini asiatici sono così logori da far temere un’improvvisa esplosione. Ad un certo punto il conflitto potrebbe diventare inevitabile e gli Stati uniti verrebbero trascinati nello scontro. Per spiegarvi che cosa vuole la Cina da Taiwan e quanto sia importante la sua indipendenza, bisogna partire dalle origini.

Taiwan tanto tempo fa

Siamo nel 239 d.C e Taiwan appare per la prima volta nei documenti cinesi. Il governo mandò un corpo di spedizione ad esplorare il territorio e quel gesto regala ancora oggi alla Cina la proprietà dell’isola. Facendo un salto in avanti arriviamo al 1634, quando Taiwan divenne una colonia olandese. L’Olanda abbandonò il territorio nel 1661 e da allora l’isola fu amministrata dalla dinastia cinese Qing. Questo è quello che accadde fino al 1895. Infatti, in quell’anno il Giappone vinse un’importante guerra contro la Cina e le rubò l’amatissima regione. Tuttavia, il passaggio di proprietà non finisce qui. Alla fine della seconda guerra mondiale la Cina si riprende Taiwan, con il consenso di Stati Uniti e Regno Unito. Gli abitanti che ci sono oggi derivano per la maggior parte dai migranti cinesi che nel 17° fuggirono nel territorio.

Come Taiwan è diventata Taiwan

Questa prima parte di storia ci porta a quella un po’ più vicino a noi. Ad un certo punto in Cina, gli eserciti comunisti guidati da Mao Zedong cacciarono i leader dell’epoca. L’ex leader Chiang Kai-shek e ciò che rimaneva del suo governo scapparono a Taiwan. Era il 1949 e il gruppo governò Taiwan per molti anni, nonostante rappresentasse solo il 14% della popolazione. Le cose cambiarono quando il figlio di Chiang cominciò a consentire un piccolo processo di democratizzazione. Quello sviluppo ci porta alle elezioni del 2000, quando viene eletto il primo presidente di Taiwan: Chen Shui-bian.

L’indipendenza di Taiwan ha un solo sistema

All’inizio degli anni ’80 i rapporti tra le due regioni hanno iniziato a migliorare. La Cina provò a proporgli una formula riassunta in “un paese e due sistemi”. Una formula che forse abbiamo già sentito: a Hong Kong. Infatti, il governo cinese impose questa forma agli hong kongers, per invogliare i taiwanesi ad accettarla. Taiwan decise di rifiutare l’offerta. Da allora sono passati diversi presidenti sull’isola, alcuni più amichevoli con la Cina, altri meno. Una data importante è il 2005, quando la Cina approvò la legge anti-secessione. Questa controversa misura dava il diritto alla Cina di utilizzare mezzi “non pacifici” nel caso in cui a Taiwan fosse venuta voglia di diventare indipendente. E’ in questo punto che citiamo il ruolo degli Stati Uniti. L’America ha un accordo con Taiwan, da una parte gli offre armi difensive e dall’altra definisce qualsiasi attacco da parte della Cina “una grave preoccupazione”. Questo dà a Taiwan un fedele alleato, che Biden non ha di certo rinnegato quando ha definito il suo impegno “solido come una roccia”.

Come definire Taiwan

Ancora oggi, nessuno sa come dovrebbe essere chiamata Taiwan o che cosa sia davvero. La Cina la considera come una provincia separatista pronta a riconquistare. Tuttavia, i leader di Taiwan non sono d’accordo, è molto più di una provincia. L’isola è uno stato sovrano. Il suo governo ha una costituzione, dei presidenti eletti e 300.000 truppe attive nelle sue forze armate. In tutto il mondo, solo 15 paesi definiscono Taiwan come la repubblica di Cina. Intanto, la maggior parte dei paesi preferisce non mettersi in mezzo e riconosce semplicemente l’ambiguità della questione.


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