Da una ricerca è recentemente emerso che la crisi climatica influenza anche l’impatto delle eruzioni vulcaniche.
In particolare sono le temperature più elevate della stratosfera, provocate dalla crisi climatica, ad avere conseguenze sulla diffusione degli aerosol contenenti solfato e sul conseguente effetto di raffreddamento che si osserva nella nostra atmosfera. Dallo studio, pubblicato su Nature Communication, è emerso che gli effetti di un clima più caldo cambiano radicalmente a seconda della potenza dell‘impatto delle eruzioni.
Le esplosioni molto forti, che sono decisamente rare con una media di uno o due episodi per secolo, provocheranno un raffreddamento sempre più significativo man mano che il mondo si riscalda: questo avviene, spiegano i ricercatori, perché con un’atmosfera più calda gli aerosol di solfati si diffondono maggiormente e più rapidamente intorno al nostro pianeta, bloccando in modo più significativo le radiazioni solari.
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Guardando la mia #Etna bellissima penso che davvero, in natura, nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma…
— Terra (@Terra_Pianeta) February 26, 2021
Ad esempio, sai che è molto probabile che lo zolfo nelle molecole dei tuoi capelli, provenga dalle eruzioni vulcaniche? 🤯
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Questo fenomeno è già stato osservato nel 1991, quando una eruzione molto potente del vulcano Pinatubo, nelle Filippine, ha provocato un raffreddamento di 0,5°C per oltre un anno. Secondo le stime degli scienziati, l’effetto di raffreddamento di esplosioni di questo tipo potrebbe amplificarsi fino al 15 per cento man mano che il mondo diventa più caldo.
Un fenomeno opposto si osserva invece per le eruzioni con una potenza moderata, che in media si registrano una volta all’anno: nel loro caso, con l’avanzare della crisi climatica l’effetto di raffreddamento si può ridurre fino al 75 per cento.
Come spiegano i ricercatori, si prevede che il riscaldamento globale provochi un aumento dell’altezza della tropopausa (il confine tra il primo e il secondo strato della nostra atmosfera). Di conseguenza sarà più difficile che i pennacchi vulcanici prodotti da esplosioni meno potenti raggiunga la stratosfera (il secondo strato) e sarà più probabile che gli aerosol di solfati vengano spazzati via rapidamente.
Fonte: Nature Communication