Nell’anticipo della quarta giornata di Ligue 1, il Paris Saint-Germain supera senza troppi patemi d’animo il Saint-Etienne per 3-0 al Parco dei Principi, salendo a quota dodici punti in classifica. A regalare la vittoria alla squadra di Emery sono la doppietta di Cavani e il gol di Thiago Motta, ma anche e soprattutto una prova magistrale dell’intero collettivo, che ha saputo gestire con grande esperienza e intelligenza la situazione in entrambe le fasi di gioco e non ha mai realmente sofferto, tenendo in mano il pallino del gioco dall’inizio alla fine. Sugli scudi ancora una volta Neymar, fiore all’occhiello dell’estate parigina: il funambolico attaccante brasiliano, prelevato a suon di milioni dal Barcellona, è già entrato nei cuori dei tifosi del PSG ed ha offerto il meglio del suo repertorio anche nel match interno con il Saint-Etienne, dispensando giocate d’alta scuola e numeri di gran classe e mettendo lo zampino in tutte e tre le reti griffate Paris Saint-Germain. Il club della capitale francese è in testa alla classifica a punteggio pieno e difficilmente le cose cambieranno da qui alla fine, anche perché con un collettivo del genere e un Neymar in più non c’è Monaco/Nizza/Lione o un’altra ipotetica contender che regga. È presto per discorsi del genere, ma il PSG sembra aver già lanciato un messaggio importante e le avversarie se ne sono inevitabilmente accorte.
Emery lascia a riposo i brasiliani Dani Alves e Thiago Silva in difesa, puntando su Meunier e Kimpembe dal primo minuto, ma in attacco non può fare a meno di puntare su Neymar e Cavani, i due trascinatori principali della compagine parigina, con Di Maria a completare il tridente delle meraviglie tutto sudamericano. Il tecnico spagnolo, inoltre, deve rinunciare allo squalificato Verratti, rimpiazzato da Pastore. Nella prima frazione di gioco, i padroni di casa riescono a tenere a bada il Saint-Etienne e si limitano ad approfittare degli spazi che gli ospiti concedono. Dopo circa venti minuti Neymar manda in porta Cavani, il quale si procura un calcio di rigore che trasforma in maniera impeccabile, portando in vantaggio i parigini e dando una svolta significativa al match. Per il Matador si tratta della rete numero quattro in altrettante gare disputate, ma il bello deve ancora venire. Nell’ultima parte del primo tempo succede poco o nulla, con Neymar che fa entusiasmare il pubblico del Parco dei Principi con i suoi numeri da circo e risulta una costante spina nel fianco per la malcapitata retroguardia del Saint-Etienne. All’intervallo il PSG conduce per 1-0, un vantaggio pienamente legittimato nel corso della prima frazione.
Nella ripresa il copione non cambia, con il PSG che parte subito col piede ben piantato sull’acceleratore e raddoppia dopo poco più di cinque minuti di gioco grazie a capitan Thiago Motta, a segno quasi in spaccata a centro area su suggerimento di petto di Marquinhos, a sua volta imbeccato dal solito Neymar su calcio di punizione. A poco più di venti minuti dal fischio finale, invece, Di Maria va vicino al terzo gol, colpendo il palo su punizione, quindi Areola viene chiamato in causa da Bamba poco più tardi, rispondendo presente senza esitazioni. Poi entra in gioco nuovamente Neymar, che apre un’autostrada sulla corsia di destra per Meunier: il terzino belga crossa rasoterra al centro e trova puntuale all’appuntamento col gol Cavani, che vola a quota cinque reti e si issa al primo posto della classifica marcatori, dopo averla già vinta lo scorso anno con la bellezza di 35 sigilli in 36 apparizioni (49 gol in 50 partite disputate tra campionato e coppe). Il Matador apre e chiude una serata molto divertente e positiva per il suo Paris Saint-Germain, che appare, almeno per ciò che concerne in Ligue 1 – il salto di qualità resta da verificare in Champions League, al cospetto delle altre grandi potenze europee – a dir poco indistruttibile e devastante.
Nella notte di Parigi ad illuminare il cielo che sorvola la capitale francese è in particolar modo la luminosissima stella di Neymar, che rende ancor più memorabile la serata per i tifosi di casa, entusiasmandoli con giocate d’autore che mettono in evidenza la sua classe e il suo talento e contribuiscono a dare maggiore fiducia ai padroni di casa. Quelli del brasiliano non sono eccessi di protagonismo, bensì numeri spettacolari e intelligenti che esaltano il gioco dei ragazzi di Emery e consentono loro di rendere ancor più complicate le cose al povero Saint-Etienne, che esce sicuramente a testa alta dal Parco dei Principi e rimedia una sconfitta che a conti fatti era quasi impossibile da evitare, pur provando a impegnare in qualche modo Areola. L’arrivo di Neymar a Parigi rappresenta l’inizio di un nuovo capitolo storico-calcistico per il PSG e la città francese, che hanno già accolto nel corso degli anni stelle del calibro di Ronaldinho, Ibrahimovic e Cavani. Il primo compì il percorso inverso rispetto all’ex Santos, trasferendosi al Barcellona per fare il definitivo salto di qualità dopo aver messo in luce le sue potenzialità all’ombra della Tour Eiffel. Neymar, dal canto suo, ha deciso di dare una svolta alla sua carriera e, dopo aver vinto tantissimo e fatto registrare ottimi numeri in Catalogna, formando il micidiale tridente noto come MSN con Messi e Suarez, ha scelto di trasferirsi in quel di Parigi per recitare un ruolo di primo piano in una squadra ambiziosa e ben strutturata a livello tecnico-tattico ed economico-finanziario.