Non so voi, ma io amo in modo estremo leggere (passatemi il termine anche se scorretto). Amo leggere i fogli di carta che si colorano e riempiono di lettere, a loro volta lette di fila si trasformano in frasi che raccontano storie, sospese il più delle volte fino alla parola fine. Quanti di voi, come me, alla parola fine del libro hanno un moto di dispiacere alzino la mano! Ho letto ‘’la libreria delle storie sospese’’ di Cristina Di Canio e ho sorriso, ho quasi pianto, mi sono emozionata e un pochino arrabbiata e poi ho sperato di leggere il ‘’volume 2’’.
La libreria delle storie sospese mi ha attratta fin dalle prime righe, e sappiatelo che non è un diario ma entrando in punta di dita, pagina dopo pagina sfoglierete la vita di Nina proprietaria della libreria meneghina e vegana, e della sua nipotina Asia, scoprirete che non ama i numeri e che aiuterà due clienti a scoprirsi, attraverso una sorta di ‘’voce narrante’’ , che si chiama Adele e che ha scambiato la libreria per una sorta di pronto soccorso dell’anima… non vi racconto di più per non portarvi via le sorprese di pagina in pagina, sappiate però che ‘’la libreria delle storie sospese’’ è la storia di molte storie. Amore, nostalgia, il bel tempo che fu e molto altro tra le righe di queste pagine magiche.
Un po’ la storia di tantissimi, e scommetto che molti ci si ritroveranno in parte. Si parla del quartiere che cambia, di due giovani che dal Sud Italia risalgono e vivono, amano, raccontano e si raccontano. E’ la storia dei due clienti che si scambiano libri come messaggi segreti. E’ la storia di una libraia e della sua libreria in cui si susseguono strani personaggi ( che esistono davvero si narra) come il cliente che un giorno compra un libro di Irène Némirovsky e lo ‘’lascia in sospeso’’, se non sapete cosa significa allora non avete mai lasciato un caffè in sospeso! Pratica molto diffusa al Sud e da qualche tempo ripresa anche in tutto il resto d’Italia, si paga per qualcosa che si lascia in dono ad altri. Questo dono scatena tutta una serie di eventi successivi.
Nina, rimane piacevolmente sorpresa dal gesto e inizia così a sua volta una serie di scambi tra clienti, magistrale lo scambio tra due in particolare. E poi c’è Emma amica del cuore di Nina, che la spinge a vivere affrontando i giorni con forza, soprattutto dopo qualche amore sbagliato. E insieme ad Emma, Nina ha una presenza fissa in libreria, si chiama Adele e come vi dicevo poche righe sopra è una sorta di voce narrante, che piano piano scoprirete insieme al suo segreto.
Ah, dimenticavo di dirvelo: Cristina Di Canio non è solo una scrittrice, ma è anche proprietaria della libreria …Il mio libro a Milano in via Sannio 18, una libreria dalle pareti lilla (non a caso è anche definita ‘’la scatola lilla’’) piccola e raccolta come un nido dove si custodiscono sogni scritti su carta, che dovrete andare di proposito a visitare perché ‘’non ci si passa per caso’’. E che ha fatto del ‘’caffè sospeso’’ una versione allungata, addolcita, e su misura per tutti con il ‘’libro sospeso’’.
Non ho ancora provato l’esperienza del libro sospeso, ma presto lo farò, voglio essere l’artefice dei sogni di una persona, che sognerà sulla scia della mia scelta e chissà che un giorno io stessa non sognerò allo stesso modo. E voi cosa aspettate?
*grazie a Elena Giorgi (www.imnotagroupie.net, lei sa perché.
Rosy on Twitter @rosybalzani