giovedì, Aprile 25, 2024

Leonardo: un nome un destino

In seguito alla serie Leonardo, andata in onda su Rai1 per quattro serate, si sono scoperte notizie che riguardano l’artista a noi sconosciute. Una tra queste è il destino del nome. Sapevate che il suo nome contiene due sigilli magici? Scopriamo insieme di cosa si tratta.

Leonardo da Vinci: un nome un destino?

Scopriamo che nel Rinascimento i nomi, cognomi, i luoghi o il giorno del battesimo erano visti come indicatori del destino. Ebbene sì, esisteva la magia bianca! Ma il destino lo affiancavano anche con l’oroscopo. Inoltre i sigilli contenuti nei nomi erano utilizzati anche nella medicina.

Il nome di Leonardo contiene forza ardente e determinazione. L’artista non fece altro che dividere il nome in rebus. Da qui ne uscirono due caratteristiche che donavano a Leonardo carattere e lo scopo della vita, ovvero un pro-memoria di ciò che avrebbe potuto fare su se stesso o di riflettersi nella natura.

Dal rebus di Leonardo da Vinci venne fuori Lion ardo. Il significato è un leone tra le fiamme, un leone ardente. Il leone ardente lo ritroviamo nell’oroscopo con il Leone d’Agosto. Leonardo si sentiva bruciare come il sole d’agosto, nella passione assoluta per la conoscenza e che ritroviamo nelle sue opere.


Un Genio in cucina “Leonardo Da Vinci”


Leonardo nella natura

Leonardo è un nome che venne abbinato anche nella suddivisione Leo Nardo. Il nardo altro non è che una pianta della famiglia Valerianaceae. La radice del nardo può essere schiacciato e distillato in un olio essenziale ambrato intensamente aromatico e molto denso, detto olio di nardo, tra le 11 erbe per l’incenso nel Tempio di Gerusalemme.

È probabile che Leonardo vide in questo fiore che stava nel proprio nome, la radice semantica spirituale e terapeutica. L’olio non veniva utilizzato solo per l’incenso ma anche per arrossamenti, bruciori e piccole ustioni. Quindi possiamo affermare che il risultato dei due rebus li unisce anche se sono opposti. Infatti se ci riflettiamo si parla di leone di fuoco, che doveva curare le ferite dal suo ardore, e di una radice che lenisce contro le ustioni. Infine se guardiamo l’immagine del ritratto di Leonardo da Vinci ci renderemo conto che la barba e i capelli lunghi sembrano una criniera del leone.

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