giovedì, Marzo 28, 2024

LEONARDO DA VINCI L’ UOMO E IL GENIO

Se Leonardo da Vinci fosse vissuto nel XXI secolo …

Se Leonardo da Vinci fosse vissuto nel XXI secolo sicuramente avrebbe progettato dei robot e altre strumentazioni di sofisticata ingegneria meccanica ed elettronica per rendere ogni tipo di lavoro più agevole.

Per ricordare la genialità dell’uomo di Vinci in occasione della mostra “Leonardo da Vinci – i volti del genio”, curata dall’ esperto mondiale Christian Gàlveze allestita negli spazi del Museo Storico Nazionale dell’Artiglieria di Torino, l’ azienda COMAU (www.comau.com), leader mondiale nello sviluppo di sistemi e di prodotti per l’automazione industriale, ha progettato e costruito il robot umanoide Amico, programmato per disegnare su una tavola grafica il volto della celebre Gioconda, a cui si affianca MATE il primo esoscheletro realizzato in Italia.

 “Leonardo da Vinci – i volti del genio”
Robot umanoide Amico costruito dall’ azienda COMAU in occasione della mostra “Leonardo da Vinci – i volti del genio” al Museo Storico Nazionale d’Artiglieria, Torino.
Primo esoscheletro realizzato in Italia per opera dell'azienda COMAU
MATE, primo esoscheletro realizzato in Italia dall’azienda COMAU per alleviare l’affaticamento dovuto allo svolgimento di lavori che impongono di tenere le braccia sollevate per molto tempo.

Dal presente per arrivare al passato attraverso la ricostruzione dei macchinari ideati da Leonardo di cui rimane traccia nelle sue numerose pagine manoscritte in cui la descrizione dell’invenzione è accompagnata da minuti disegni esplicativi.

Si passa quindi dagli studi sul volo degli uccelli, attentamente esaminati per progettare “macchine volanti per gli uomini”, a strumenti bellici di offesa e di difesa come il particolare carro armato rotante, agli accurati e stupefacenti, per l’epoca, studi sull’anatomia del corpo umano, sino a conoscere l’iter creativo che si cela dietro i suoi dipinti tra cui il celebre affresco “L’ultima cena”.

Descrizione del modo di rappresentare una battaglia da parte di Leonardo da Vinci
Testo tratto da uno scritto di Leonardo da Vinci

Leonardo da Vinci – i volti del genio” presenta uno spaccato inedito del genio del Rinascimento a cinquecento anni dalla sua morte: non solo quello propriamente pittorico, ma anche quello di attento osservatore della natura e di scienziato sempre alla ricerca di nuove invenzioni per soddisfare non solo le richieste dei committenti, ma anche la propria voglia di sperimentare.

Ricostruzione di un' arma da guerra leonardesca
Ricostruzione di un’ arma da guerra leonardesca

Una mostra che, dopo il successo di Madrid, giunge a Torino per indagare da un’altra prospettiva la figura di Leonardo, uomo di grande virtù il cui animo irrequieto lo portò spesso ad abbandonare molti progetti prima ancora di essere conclusi.

Leonardo inventore e Leonardo pittore: due aspetti di un grande genio del Rinascimento che inducono a porci la domanda: ma come era il volto di Leonardo da Vinci? Quello dell’Autoritratto, conservato alla Biblioteca Reale di Torino, o quello che si desume da alcuni suoi manoscritti, o ancora quello della Tavola Lucana recentemente scoperta dallo studioso Nicola Barbatelli?

Pagine manoscritte di Leonardo da Vinci
Pagine manoscritte di Leonardo da Vinci

Un interrogativo che, per adesso, non ha ancora trovato risposta, ma che contribuisce ad aumentare l’aura di fascino e di mistero intorno alla figura di quell’uomo di arti, di scienza e di lettere così tanto favorito dalla natura che ovunque rivolgesse “il pensiero (…) e l’animo, – come scrisse Giorgio Vasari ne “Le Vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti” – mostrò tanta divinità nelle cose sue, che nel dare la perfezzione, di prontezza, vivacità, bontade, vaghezza e grazia, nessun altro mai gli fu pari”.

Tavola Lucana
Tavola Lucana

LA TAVOLA LUCANA

Si tratta di una tempera su legno, realizzata tra la fine del XV secolo e l’inizio del XVI secolo, conservata in una raccolta privata di Salerno e ritrovata dalla studioso Nicola Barbatelli nel 2008.

La tavola era identificata oralmente come Ritratto di Galileo Galilei.

Dopo accurate analisi eseguite dai laboratori CIRCE, dal gruppo INNOVA e dal Dipartimento di Scienze Fisiche e Arboricoltura dell’Università Federico II e studi sulla fisiognomica, condotti presso le Università di Chieti e di Tallin, si è giunti alla datazione della tavola e alla identificazione della figura dipinta come quella di Leonardo da Vinci.

L’opera, rappresentante Leonardo in una posa a tre quarti e in semi profilo, si inserisce nella questione aperta sulla identificazione del volto del maestro e rientra tra le più accreditate e illustri testimonianze che dai primi anni del Cinquecento raccontano la genesi del genere del ritratto.

La Tavola Lucana presenta forti affinità con un ritratto di Leonardo conservato agli Uffizi che, sino al 1938, era stato considerato opera autografa di Leonardo. In seguito a indagini radiografiche la datazione del ritratto fiorentino venne posticipata alla fine del XVII secolo. La fortissima somiglianza con il dipinto conservato agli Uffizi porta a concludere che la Tavola Lucana funse da modello.

La vexata questio sulle reali fattezze di Leonardo da Vinci si complica ulteriormente davanti al celebre “Autoritratto” del maestro, disegno a sanguigna conservato presso la Biblioteca Reale di Torino.

La Tavola Lucana ha ottenuto grande credito da parte della critica, arrivando ad attribuirne l’esecuzione allo stesso Leonardo. La complessità della lettura di alcuni aspetti della ritrattistica rinascimentale europea non consente però di giungere ad una attribuzione certa, pur riconoscendone la notevole importanza documentale come testimonianza del genere del ritratto nel Cinquecento.

Torino, Museo Storico Nazionale d’Artiglieria,  una delle sale in cui è allestita la mostra “Leonardo da Vinci – i volti del genio”
Torino, Museo Storico Nazionale d’Artiglieria, una delle sale in cui è allestita la mostra “Leonardo da Vinci – i volti del genio”

INFO: “Leonardo da Vinci – i volti del genio” mostra a cura di Christian Galvez / Progetto dell’Associazione Re – Interpreta con la collaborazione di Piemonte Musei, 47Ronin e Iniciativas yexposiciones.

DAL 7 DICEMBRE 2019 AL 31 MAGGIO 2020 / Museo Storico Nazionale d’Artiglieria – Mastio della Cittadella – Corso Galileo Ferraris angolo via Cernaia – TORINO –

Orari: Lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì 9,30 – 19,30 / Sabato e domenica: 10,30 – 20,30 / chiuso il martedì.

www.leonardodavincitorino.com

Ingresso del  Museo Storico Nazionale d’Artiglieria – Mastio della Cittadella - Torino
Ingresso del Museo Storico Nazionale d’Artiglieria – Mastio della Cittadella – Torino

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