Leonardo Bahram Tajabadi un cantante lirico in via d’estinzione
È come un’impronta digitale la musica di qualità di Leonardo Bahram , partecipa al processo di riconoscimento e rappresentazione della matrice persiana in una sorta di fusione culturale per l’élite dell’èlite. Particolarmente raffinato, le sue performance canore si fondono abilmente con ricchezza di rimandi simbolici e poesia e musica in un equilibrio perfetto delle parti. Ma è il fascino della storia a sublimarlo come in un grande poema epico che oltrepassa i confini culturali di quel determinato paese veicolando valori condivisi, per innalzarsi in musica nostra, in musica di tutte le genti . E dopo l’ascolto non si può rimanere indifferenti , un timbro da baritono cosi possente, così sprezzante e incurante del pericolo a risvegliare valori e stati d’animo oramai affievoliti. Raggiunge il culmine in coppia con Ashiyaneh una cantautrice ebrea persiana che abita in Israele.
Leonardo ha studiato in Francia al conservatorio di musica di Parigi , alla scuola musica di Scandicci e opera di Firenze e all’accademia di voce a Verona e innumerevoli master di perfezionamento in giro per il mondo. Dopo essersi esibito davanti parterre d’eccezione e alle più alte cariche francesi compreso il presidente Francois Hollande , Jean marie LePen, Gérard larcher présidente del Sénato, a Strasburgo per i membri parlamentari d’Europa, a Montecarlo nell’ambito di un galà alla presenza del principe Alberto e dell’ex imperatrice iraniana, Il 23 e 24 Novembre è atteso in Romania all’università di Bucarest per esibirsi davanti una platea di 1000 persone ed è in dirittura d’arrivo un progetto per i bambini in Africa e un concerto con il presidente del Sud Africa a Pretoria-