martedì, Gennaio 14, 2025

Legge di Bilancio 2018: Opzione Donna 2017 e sconti contributivi alla classe di lavoratrici

A pochi giorni dall’approvazione della Legge di Bilancio 2018, nuove misure sono state introdotte per la classe di lavoratrici “rosa”: sconti contributivi per le donne e ancora nessuna proroga dell’Opzione donna, nonostante i continui scontri dei sindacati.

Dopo mesi e mesi di incontri tra Governo e sindacati, la classe di lavoratrici si sarebbe aspettata di ottenere soluzioni migliori dalle decisioni del Governo che non hanno accontentato nessuno.

Infatti, le donne hanno combattuto aspramente per ottenere misure di pensione anticipata ad esse riservate, che tengano conto delle difficoltà che si trovano spesso a vivere.

Nella Legge di Bilancio 2018, approvata il 16 ottobre, è stato stabilito un ampliamento della platea di lavoratrici all’Ape sociale, con l’introduzione di uno sconto contributivo a favore delle mamme.

In effetti, ci si poteva aspettare qualcosa di più, date le ripetute richieste avanzate dai sindacati e le difficoltà che le donne hanno nel conciliare vita professionale e vita familiare.

Legge di Bilancio 2018: sconto contributivo

Tra i temi al centro dei continui dibattiti e scontri vi è quello riguardante la pensione anticipata delle donne, una delle priorità assolute nel panorama del welfare italiano.

Tuttavia, anche su questo fronte, l’unica misura adottata ed inserita nella Legge di Bilancio 2018 riguarda lo sconto contributivo a favore delle lavoratrici mamme pari a sei mesi per ciascun bambino, per un massimo di due anni.

Una misura deludente: i sindacati avevano richiesto che fosse riconosciuto almeno 12 mesi per ciascun figlio. Il mancato riconoscimento dei lavori di cura discrimina le donne che, pur non avendo bambini, si trovano in difficoltà a conciliare la vita professionale con quella familiare.

“Congelata” la proroga Opzione donna

Nonostante le continue lotte e le richieste avanzate dalle lavoratrici, sembra essere “congelata” la proroga Opzione donna, dato che si stanno attendendo i dati del contatore utili nel calcolare gli eventuali risparmi da poter investire nella misura.

In effetti, ad oggi, mancano i dati ed il Governo in merito alla proroga Opzione Donna preferisce tacere.

Per la classe di lavoratrici l’Opzione donna è la misura pensionistica riservata a tutta la platea di donne che abbiano compiuto 57 anni o 58 anni (nel caso di autonome) ed accumulato 35 anni di contributi, entro l’anno 2015.

Si ricorda che proprio la riforma Fornero del 2011 ha confermato fino al 31 dicembre 2015 la possibilità per lavoratrici di andare in pensione anticipatamente, a patto di optare per un assegno interamente computato con il metodo contributivo.

La possibilità di optare per il regime sperimentale è riconosciuta alle donne che risultino essere iscritte all’assicurazione generale obbligatoria alla data del 31 dicembre 1995.

Sono escluse dalla facoltà di opzione tutte le lavoratrici iscritte alla gestione separata o che vogliano utilizzare la contribuzione presente in tale gestione per raggiungere il requisito contributivo di 35 anni.

Per effetto del passaggio al sistema di calcolo totalmente contributivo le donne che optano per il regime sperimentale subiscono mediamente una decurtazione sull’assegno del 25-35% rispetto all’ultimo stipendio percepito.

La decurtazione sull’assegno varia a seconda della variabile anagrafica della lavoratrice, dalle caratteristiche di carriera, retribuzione ed anzianità contributiva maturata.

Un esempio per comprendere meglio: una lavoratrice nata nel 1956 che ha iniziato la sua attività professionale nel 1976, la cui retribuzione lorda era di 30.000 euro (anno 2014) che voglia esercitare il regime sperimentale si troverà a percepire un importo previdenziale di 17.810 euro (metodo contributivo) anziché 24.510 euro (metodo misto). La decurtazione, nell’esempio sopra riportato, è ben evidente e del -27%.

Jacqueline Facconti
Jacqueline Facconti
Dr.ssa Facconti Jacqueline. Redattore, Web Editor e Web Content Manager, collabora con varie testate e magazine professionali, cultrice di materie economiche, finanza, assicurazione, tecnologia e merceologia. Laurea magistrale in Strategia, Management & Controllo conseguita con votazione 110 e lode, Laurea in Economia Aziendale conseguita con 110 e Lode, Master in Comunicazione, Impresa, Assicurazione e Banca. Esperta in Quality e Human Resource Management, scrittrice professionista.

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