venerdì, Marzo 29, 2024

“Leadership matters” – seconda serata della Convention democratica

Ieri sera ha avuto luogo la seconda serata della Convention democratica per USA 2020. Il tema dell’evento era “Leadership matters”. Tutti i 57 Stati e territori hanno nominato ufficialmente Joe Biden alla corsa alla presidenza per il partito democratico. Ora Biden è il candidato ufficiale alla Casa Bianca.

“Leadership matters”, seconda serata D20 Milwaukee

Ieri sera ha avuto luogo la seconda serata della Convention democratica 2020. Il tema dell’evento era “Leadership matters”. Il CEO della Democratic National Convention Committee, Joe Solmonese, ha dichiarato: “Un momento come questo richiede leadership, non solo da parte di chi abbiamo eletto, ma da tutti noi. In tutta la nazione, gli americani stanno rispondendo a questa chiamata all’azione. E stasera speriamo che gli spettatori siano ispirati a vedere il caos creato dal presidente Trump e unirsi a Joe Biden nella battaglia per l’anima della nostra nazione”.

La Convention è stata presentata da Tracee Ellis Ross, un’attrice americana. La Ross ha affermato che la cosa più importante è riunire la nazione. Ha inoltre sottolineato l’importanza della scelta di Kamala Harris come vicepresidente, in rappresentanza delle minoranze. Ha anche affermato che è importante che un vero leader si assicuri che tutti possano partecipare alla vita politica.

L’apertura dell’evento

La Convention è iniziata con una discussione di trenta minuti alla quale hanno partecipato delegati, genitori, insegnanti, attivisti, imprese, leader eletti, proprietari di piccole imprese di tutti i 57 Stati e territori. Hanno discusso di come superare il caos e unirsi a Joe Biden. Hanno poi affermato che un vero leader è quello che dice sempre la verità, si assume le responsabilità e ascolta sempre gli esperti. Inoltre, deve essere un esempio per tutta la nazione.

Tutti i partecipanti alla discussione sono d’accordo sul fatto che Trump abbia creato il caos nella gestione della pandemia, nell’assistenza sanitaria e nel cambiamento climatico. Hanno inoltre dichiarato di volere un’economia che funzioni non solo per i ricchi e le grandi corporazioni. Hanno poi affermato che Biden sarà la persona giusta per occuparsi di tutto questo, e soprattutto è giusto preoccuparsi per le famiglie della classe media.

“Leadership matters” – le 17 stelle nascenti Dem

Dopo la discussione, hanno parlato le 17 stelle nascenti del partito democratico. Queste hanno dichiarato: “C’è solo una persona che si può prendere cura di tutti noi. E quella è Joe Biden”.

Tra le 17 stelle nascenti vi erano Stacey Abrams, la rappresentante della Georgia, il rappresentante della Pennsylvania Malcolm Kanyatta, il rappresentante del Texas Victoria Neave, il sindaco di Alabama Randall Woodfin.

Stacey Abrams ha dichiarato che vuole un leader che si occupi della nazione, non solo di se stesso. Inoltre, che si preoccupi dell’equità e del diritto di voto per tutti. Ha sottolineato che Joe Biden è il leader adatto per tutto ciò. Inoltre, la Abrams ha asserito che i democratici non si sono riuniti per cacciare Donald Trump, ma soprattutto per riunificare gli Stati Uniti.

Il discorso di Sally Yates

Ha poi parlato l’ex procuratore generale Sally Yates. Lei era stata licenziata da Trump per non avere difeso il divieto di viaggio imposto ai musulmani. Ha affermato che Trump attacca le istituzioni e i funzionari pubblici, e che occorre un governo che protegga la Costituzione. Ha poi descritto Trump come un leader corrotto che ha calpestato lo Stato di diritto, e si è rifiutato di opporsi al presidente russo Vladimir Putin.

La Yates ha detto: “Dal momento in cui il presidente Trump è entrato in carica, ha usato la sua posizione per trarre benefici personali anziché per il Paese. Sta persino cercando di sabotare il servizio postale per impedire alle persone di votare. Il nostro Paese non gli appartiene, appartiene a tutti noi. Joe Biden è l’uomo giusto per guidare il Paese, perché lo ha sempre messo al primo posto”.

Le parole di Chuck Schumer

Il senatore di New York, Chuck Schumer, ha parlato davanti alla Statua della Libertà. Ha detto che il presidente Trump ha distrutto tutto ciò che la Statua rappresenta. Schumer ha asserito inoltre che Trump ha diviso la nazione.

Gli ex presidenti si riuniscono a favore di Joe Biden

L’ex presidente Jimmy Carter ha definito Biden “un vero amico”. Ha infatti dichiarato: “Per decenni è stato il mio amico fedele e devoto. Joe ha l’esperienza e il carattere per riunire e ripristinare la grandezza dell’America. Ci meritiamo una persona con integrità e giudizio che si impegni al meglio per il popolo americano. Joe Biden è la persona giusta per questo momento nella storia della nostra nazione”.

La moglie di Carter, Rosalynn, ha affermato che Biden è la persona giusta per guidare le famiglie americane, in quanto sa cosa sono i dolori e le difficoltà di una famiglia.

Il discorso di Bill Clinton

Ha poi preso parola l’ex presidente Bill Clinton. Quest’ultimo ha affermato che Trump non si assume le proprie responsabilità e scarica le colpe sugli altri. Ha anche attaccato il Presidente sulla risposta alla pandemia.

Clinton ha infatti dichiarato: “Donald Trump dice che stiamo guidando il mondo. Ebbene, siamo l’unica grande economia industriale ad avere il triplo del tasso di disoccupazione. In un momento come questo, lo Studio Ovale dovrebbe essere un centro di comando. Invece, è un centro di tempesta. C’è solo il caos”.

L’ex presidente ha poi detto che la scelta giusta dome leader è Joe Biden, perché lui è un uomo con una missione. Questa missione è quella di assumersi le responsabilità, e non di scaricare le colpe, e di unire la nazione, non dividerla. Infine, Clinton ha lodato Biden per come aveva fatto uscire l’America dalla grande recessione del 2009.

Il discorso di Caroline Kennedy

Ha poi parlato la figlia dell’ex presidente John Kennedy, Caroline, con suo figlio John Schlossberg.

Caroline Kennedy ha affermato: “Sessant’anni fa, in uno stadio affollato di Los Angeles, mio padre ha accettato la candidatura democratica alla presidenza. Ha sfidato gli americani a guardare al futuro e unirsi a lui in un viaggio verso la nuova frontiera. Il leader che può fare lo stesso è Joe Biden”.

Invece, il nipote del presidente Kennedy ha dichiarato: “I tempi sono cambiati, ma i temi del discorso di mio nonno, unità e patriottismo, sono importanti oggi come lo erano nel 1960. Abbiamo bisogno di un leader che crede che i giorni migliori dell’America debbano ancora venire. Abbiamo bisogno di Joe Biden”. John Schlossberg ha poi concluso, dicendo: “Non chiederti cosa il tuo Paese può fare per te, ma chiediti cosa tu puoi fare per il tuo Paese”.

“Leadership matters” – inizia il voto per l’appello nominale per la nomination di Joe Biden

La votazione dell’appello nominale si è tenuta con persone provenienti da tutti i 57 Stati e territori. Vi erano funzionari eletti, vari attivisti e persone comuni, quali un pescatore dell’Alaska, un contadino del Kansas e un muratore del Missouri.

Il voto per l’appello nominale per la nomination di Biden a USA 2020 si è svolto in ordine alfabetico degli Stati e dei territori. Tuttavia, il Delaware, lo Stato d’origine di Biden, ha espresso il suo voto per ultimo, per essere lo Stato decisivo nella nomina. Dopo la conclusione dell’appello, Joe Biden è stato ufficialmente nominato candidato alla presidenza del partito democratico.

Dopo la nomina, è apparso Joe Biden con la moglie Jill, insieme ai nipoti, che hanno sparato al nonno delle stelle filanti. Il candidato Joe Biden ha detto: “Grazie a tutti dal profondo del cuore e dalla mia famiglia. Ci vediamo giovedì”.

La rappresentante alla Camera di New York, Alexandria Ocasio-Cortez, ha invece sostenuto la candidatura di Bernie Sanders. Lo ha infatti ringraziato per essere stato al suo fianco nel movimento progressista.

La serata è proseguita con la discussione di Joe Biden con alcuni elettori sull’assistenza sanitaria. In particolare, ha parlato l’attivista Ady Barkan, malata di SLA, che ha dichiarato che Biden potrà garantire il sistema sanitario che tutti meritano.

Le parole di due ex segretari di Stato

Hanno poi parlato gli ex segretarii di Stato John Kerry e Colin Powell.

I due hanno affermato che Trump ha isolato l’America e che sostiene dittatori e despoti. Hanno anche dichiarato che Joe Biden riporterà gli USA a capo del mondo.

“Leadership matters” – il discorso di Jill Biden

La Convention si è conclusa con il discorso di Jill Biden, la moglie del candidato. Ha parlato dalla Brandywine High School di Wilmington, Delaware, dove aveva lavorato come insegnante.

Ha iniziato descrivendo il ritratto personale di suo marito e della sua famiglia. Inoltre ha offerto uno sguardo intimo alla sua esperienza nel creare una famiglia allargata con Biden e i suoi figli, Hunter e Beau. Poi ha paragonato la sua esperienza dell’unire la famiglia all’esperienza di unire un Paese. Jill Biden ha descritto la sua paura di non riuscire a interagire in una famiglia distrutta dalla perdita di una moglie e di una madre.

Ha infatti detto: “Non avrei immaginato, all’età di 26 anni, di chiedermi: come si fa a riunire una famiglia distrutta dal dolore? Tuttavia, Joe diceva sempre ai ragazzi: ‘La mamma ci ha mandato Jill’. Ho scoperto che è l’amore che tiene insieme una famiglia. Ho scoperto che rende più flessibili e, nonostante non ci possa proteggere dai dolori della vita, ci dà rifugio”.

Jill Biden ha continuato descrivendo la grande sofferenza che la famiglia ha subito per la perdita del figlio Beau, morto di cancro nel 2015. Ha poi concluso dicendo che suo marito è l’uomo giusto per guidare l’America fuori dal buio in cui si trova.

Al discorso di Jill Biden segue la performance del cantante John Legend.

Alla fine, il vescovo Mariann Budde ha dato la benedizione.


“We the People” – prima serata della Convention democratica

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