Il leader della regione separatista del Donetsk, Denis Pushilin ha affermato che è disposto ad avere colloqui con l’Ucraina. Tuttavia ha sottolineato che ha tutto il diritto di chiedere aiuto alla Russia. Intanto, il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che la Russia è sempre stata aperta alla diplomazia. Tuttavia deve anche mettere al primo posto i propri interessi di sicurezza nazionale. Polonia e Lituania hanno dichiarato che l’Ucraina merita lo status di candidato all’Unione Europea.
Il leader del Donetsk vuole colloqui con l’Ucraina?
Il leader della regione separatista del Donetsk, Denis Pushilin, ha dichiarato di voler colloqui con Kiev per stabilire pacificamente i suoi confini con l’Ucraina. Tuttavia ha sottolineato che si riserva il diritto di chiedere aiuto alla Russia. Pushilin ha affermato che la situazione nella regione sta diventando critica e con l’aiuto della “grande Russia” i separatisti potranno vincere. Il leader del Donetsk ha poi accusato Kiev di aver organizzato “provocazioni” e di aver causato vittime civili. Ha anche detto che “l’aggressività da parte ucraina sta crescendo”. Pushilin ha infine affermato che l’evacuazione di donne e bambini iniziata la scorsa settimana è stata necessaria per consentire all’esercito separatista di concentrarsi sulla difesa dei confini del loro territorio.
Putin: Mosca mette al primo posto gli interessi di sicurezza nazionale
Il presidente russo Vladimir Putin ha respinto le critiche dell’Occidente secondo le quali Mosca ha rifiutato la diplomazia. Putin ha dichiarato che la Russia è sempre stata aperta alla diplomazia, ma ora ha deciso di mettere al primo posto i propri interessi di sicurezza nazionale. Il presidente ha poi sottolineato che la Russia continuerà a rafforzare le forze armate di fronte a quella che ha definito una difficile situazione internazionale. “Possiamo vedere la difficile situazione internazionale e le minacce poste dalle sfide attuali, come l’erosione del sistema di controllo degli armamenti e le attività militari della NATO“, ha affermato Putin. “Eppure, gli appelli della Russia a costruire un sistema basato su una sicurezza uguale e indivisibile che difenderebbe in modo affidabile tutti i paesi, rimangono senza risposta”, ha aggiunto.
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