La Wedding Collection è la prima collezione che l’azienda di scarpe Nodaleto ha dedicato interamente alle spose. La modella Stella Maxwell è la protagonista della campagna pubblicitaria girata a Las Vegas, Nevada. Le foto sono state scattate da Hugo Comte, e forniscono un’immagine kitsch del matrimonio. La designer Julia Toledano ha dichiarato che per le nuove scarpe da sposa si è ispirata alla sua vita personale.
Stella Maxwell sfoggia la prima collezione di scarpe da sposa Nodaleto
La capsule-collection di scarpe da sposa Nodaleto è disponibile dal 2 al 14 febbraio. Comprende modelli con plateau, sandali con cinturino e sagome Mary Jane. Tra i colori domina il crema, ma non manca il blu che, per tradizione, va indossato nel giorno delle nozze come portafortuna. Il co-fondatore del brand, Olivier Leone, ha collaborato alla direzione creativa delle riprese, affiancato dallo styling di Georgia Pendlebury. Sam Visser si è occupato del make-up di Stella Maxwell, mentre le sue trecce ondulate sono opera dell’hairstylist Sasha Nesterchuk.
Tailleur matrimonio: i modelli portati alla ribalta dalle star
Julia Toledano: “È tempo di festeggiare”
Julia Toledano su Instagram ha spiegato com’è nata la collezione di scarpe da sposa Nodaleto: “Dopo questi due strani anni di Covid che hanno respinto così tanti eventi, è tempo di festeggiare. E di fronte a tutte le donne che ho visto in vernice bianca o nude spagnole al loro matrimonio, ho pensato che fosse giunto il momento. Colgo l’occasione per compiacere coloro che amo e offrire un’alternativa alle collezioni da sposa, che spesso sono molto classiche”. Ricordiamo che lo stile della fondatrice del marchio di calzature punta soprattutto ad un approccio senza tempo allo scopo di garantire comfort ma allo stesso tempo innovazione. A tutto ciò si unisce il tocco personale e originale nato dal connubio tra la Toledano e il co-fondatore Olivier Leone Didi. Le collezioni svariano dalle atmosfere Pop di Warhol’s Factory alla moda di Los Angeles, senza dimenticare la cultura giapponese.
