sabato, Aprile 20, 2024

Le origini della Festa della Mamma

Le mamme non dormono mai…

La festa della mamma nell’antica Grecia

La festa della mamma come la conosciamo oggi ha origini relativamente recenti, tuttavia le prime tradizioni legate alle mamme si situano già nell’antica Grecia anche se sono correlate con la mitologia relativa agli dei, e non riferite alle mamme in generale. Una delle prime mamme ad essere festeggiata è Rea, moglie di Crono. Una profezia aveva predetto a Crono che uno dei suoi figli lo avrebbe spodestato. Per paura di ciò Crono divorava i figli appena Rea li partoriva. Rea, incinta del piccolo Zeus, decise di proteggerlo dal padre e, dopo il parto, dette a Crono da mangiare una pietra infagottata come un bambino. Zeus rimase in vita e, come previsto, spodestò Crono e divenne il re degli dei. Gli antichi greci dedicavano alla dea Rea un giorno intero di festeggiamenti all’anno.

A Roma

Il culto della dea si spostò a Roma e fu incarnato da Cibele, considerata la madre di Giove. Cibele rappresentava la madre terra ed era la protettrice della natura e dell’agricoltura. I romani, decisamente più festaioli dei greci, dedicavano a Cibele una settimana all’anno nel mese di maggio. C’è da dire che nell’antichità tali festeggiamenti erano legati alla primavera e alla fecondità, per cui il senso della maternità racchiudeva elementi molto terreni.

L’avvento del Cristianesimo e la festa della mamma

Con l’avvento del cristianesimo molte feste pagane furono trasformate e riadattate al culto cristiano e così Maria Vergine, madre di Dio, divenne presto il culto principale legato alla maternità. Il mese dedicato alla Madonna rimase il mese di maggio e nel Concilio di Efeso del 431 d.C. la Madonna fu chiamata Theotokos (genitrice di Dio). Nonostante il culto di Maria, le donne non erano certo nè rispettate, nè valorizzate.

In Inghilterra

Nel 1600 in Inghilterra comparve il Mothering Sunday, la quarta domenica di quaresima (festa tutt’ora presente). La festa trae origine nelle classi meno abbienti che all’epoca lavoravano e vivevano presso i nobili: così durante la domenica della mamma avevano la giornata libera, proprio per permettere loro di abbracciare le madri.

Gli Stati Uniti d’America e la festa della mamma moderna

Per arrivare alla moderna festa della mamma bisognerà aspettare fino alla fine della Guerra di Secessione Americana, nel 1865. La sig.ra Ann Reeve Jervis, fin da prima della guerra civile americana, si occupò di promuovere il benessere delle donne, lottando per migliori condizioni igieniche e per una riduzione della mortalità infantile. Dopo la guerra si adoperò per la pace e organizzò le ‘giornate dell’amicizia tra madri’ con lo scopo di unire le madri nordiste e quelle sudiste. Organizzò feste, pic nic ed eventi comuni. Più tardi, alla sua morte, nel 1905, sua figlia Anna, in onore della madre, organizzò il primo ‘mother’s day’ su scala nazionale, che fu celebrato il 10 maggio del 1908. L’evento ebbe talmente tanto successo negli Stati Uniti, che nel 1914 il presidente Wilson decretò che la seconda domenica del mese di maggio sarebbe diventata ufficialmente la festa della mamma.

La festa in Italia

In Italia nel 1933, sotto il regime fascista, venne celebrata la ‘giornata della madre e del fanciullo’, il 24 dicembre. Ma la celebrazione aveva soprattutto uno scopo propagandistico e, di fatto, venivano premiate le mamme prolifiche.

Alla fine della seconda guerra mondiale iniziò a diffondersi la festa della mamma così come la conosciamo oggi. Ad Assisi si istituirono dei festeggiamenti per la Madonna, e in Liguria si diffuse una festa della mamma sulla spinta dei fiorai. Dal 1959 fu istituita una giornata nazionale, la seconda domenica di maggio. I bambini delle scuole elementari e dell’infanzia preparano piccoli lavori da regalare alle mamme, organizzano recite, e in famiglia si cerca di trascorrere una giornata tutti insieme, festeggiando e naturalmente mangiando più del dovuto.

Auguri a tutte le mamme!

Laura Quagliarini
Laura Quagliarini
Faccio il medico psichiatra, sono sposata e ho tre figli. Ho sempre avuto la passione per la scrittura e ho sempre scritto, di tutto. Da poco tempo ho trovato il coraggio di condividere i miei scritti, le riflessioni e i disegni.

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