venerdì, Aprile 19, 2024

Le novità del Decreto Legge Sostegno

Le Novità della bozza del decreto legge Sostegno sospende le scadenze, ma non le riscossioni delle cartelle esattoriali.

Quali sono le novità nella bozza del decreto Sostegno?

Come era già stato anticipato, i pagamenti delle cartelle esattoriali sono bloccati fino al 30 aprile. Ciò non significa, però, che la riscossione delle stesse accenni a fermarsi. Bisognerà quindi saldare il debito entro il sessantesimo giorno dal termine della sospensione attuata dal nuovo DL. Forse, la confusione è stata tanta durante la pandemia, da far pensare a qualcuno che “sospeso” significhi “concluso.” Bene, non è decisamente di questo che si tratta. Se pure il governo ha cercato di elargire le scadenze a date ben più lontane da quelle che ci saremmo ( o meno) aspettati, di fatto, il debito va saldato. Quindi tutte le rate che, fino ad ora sono state mancate, andranno estinte entro il 31 di Luglio. Si fa rifermento chiaramente al 2020. Per ciò che concerne, invece, il 2021, quelle riguardanti i mesi di febbraio, marzo, maggio e luglio, si dovranno saldare entro il 30 novembre.


Decreto Sostegno: rottamazione delle cartelle esattoriali


Gli ulteriori punti focali del decreto

L’ANSA ha appunto visionato la bozza del decreto che, ad oggi, è di 26 punti. In esso molte pagine riguardano i vaccini, ma altrettanto i congedi parentali che, i genitori, aspettano da tempo. Non ci si è certo dimenticati dei vaccini, che restano un punto forte delle pagine abbozzate. Si legge in maniera decisa che verranno stanziati 1,4 miliardi per i vaccini e 700 milioni per l’acquisto di medicinali per far fronte all’emergenza sanitaria. Inoltre ben 345 milioni saranno per coinvolgere i medici di famiglia nella stessa campagna vaccinale e, 51,6 milioni per mantenere attivi i Covid ospitalità, istituiti appunto a fronte della pandemia.

Contribuiti a fondo perduto per partita iva

Saranno stanziati nuovi contributi per chi è titolare di una partita iva. Ciò è riservato a coloro che hanno perso almeno il 33% del fatturato. Parliamo di cifre che vanno da un minimo di 1000 euro fino a un massimo di 150.000. La mediazione per il calcolo, viene attuata mettendo a confronto il ricavato di gennaio e febbraio del 2021, con gli stessi mesi del 2019.

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