venerdì, Aprile 19, 2024

Le felci arboree

 

Dicksonia_antarctica_20_-_Kew_Gardens

Dicksonia antarctica Labill. (Soft Tree Fern). Taken at Palm House, Kew Gardens, (London, UK)

Tra le piante più antiche, le felci arboree regalano al giardino sorpresa ed eleganza. Freddolose o rustiche, amano l’umidità

Le felci arboree appartengono, come tutte le felci , alla divisione delle Pteridophyta  e all’ordine delle Cyathrales. Hanno origini tropicali e subtropicali dei cinque continenti. Sono piante vascolari perenni, prive di fiori e quindi di semi, si riproducono per mezzo di spore. Il fusto è eretto e produce foglie e radici, raggiungendo dimensioni arborescenti. Le foglie hanno dimensioni notevoli, anche rispetto al fusto, sono dette fronde o foglie-fronde; sono divise più e più volte fino alle estreme pinnule, ragion per cui sono spesso molto eleganti.

La felci arboree vanno piantate in posizione riparata, umida e ombreggiata. Posizioni ventose causano la bruciatura delle punte delle fronde, caldi venti disseccanti in estate e gelidi in inverno possono uccidere le piante. Le radici fibrose che avvolgono il fusto non devono mai seccare: né in estate né in inverno quando, in previsione di gelate, il fusto va protetto con paglia o altro materiale. Quindi una posizione umida e riparata, magari vino all’acqua e schermata da edifici o grandi alberi, è favorevole. In generale, preferiscono terreni ricchi di sostanza organica, tendenzialmente acidi e ben drenati. Le specie rustiche hanno tutte la crescita lentissima, in condizioni ottimali non più di 10 cm l’anno. Quindi conviene acquistare esemplari con fusto di altezza tale da garantire l’effetto voluto. Felci acquistate in vaso vanno interrate con il pane di terra all’altezza del piano di campagna. Il fusto va innaffiato dal basso tutti i giorni fin tanto che le fronde non si sono sviluppate, evitando di versare acqua direttamente nella corona centrale. A partire dal secondo anno dopo la messa a dimora vanno innaffiate un paio di volte alla settimana, di più nel corso di periodi caldi: ricordare che la dimensione delle fronde dipende in gran parte dalla disponibilità di acqua. Non concimate il primo anno per favorire lo sviluppo dell’apparato radicale. Dal secondo anno in poi, leggere concimazioni effettuate con materiale organico ben compostato, come per esempio letame maturo o compost, andranno effettuate ogni primavera alla base della pianta; in alternativa si può irrorare il fusto delle felci arboree con un fertilizzante organico in dose molto diluita una volta al mese, dall’inizio della primavera a metà dell’estate. In zone con inverni rigidi le specie non rustiche vanno coltivate in vaso e riposte in serra in inverno; tutte le felci arboree crescono bene in vaso purchè abbiano a disposizione sufficiente spazio, luce e regolari e leggere concimazioni. In caso di inverni rigidi, la corona delle specie rustiche va protetta con paglia; in previsione di geli intensi è bene proteggere anche il fusto delle felci arboree con balle di paglia o contenitori di polistirolo.

Buon lavoro

Dott.ssa Rosa Ferro

Rosa Ferro
Rosa Ferro
Imprenditrice agricola professionale "Società agricola Il Dono dell'Erba" Master in Sistemi di Gestione integrati Qualità, Ambiente e Sicurezza. Laurea Magistrale in Scienze Ambientali. Laurea Triennale in Valutazione e Controllo Ambientale.

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