Le esportazioni di gas russo sono diminuite del 45,5% nel 2022

Le esportazioni di gas russo in Europa sono diminuite del 45,5% nel 2022. Ad affermarlo è la società di gas russo Gazprom. La società ha ammesso di aver avuto molte difficoltà a causa delle sanzioni imposte dall’Occidente per l’invasione russa dell’Ucraina. Gazprom ha però detto di aver aumentato le forniture alla Cina.

Le esportazioni di gas russo in Europa sono diminuite

Le sanzioni stanno avendo effetto sulle esportazioni di gas russo. Secondo i dati dell’azienda Gazprom, le esportazioni di gas verso i paesi al di fuori di un gruppo di ex repubbliche sovietiche sono crollate del 45,5% nel 2022. Nel rapporto di Gazprom si legge che le esportazioni al di fuori della Comunità di Stati Indipendenti (CSI), che è composta da Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan, Moldavia, Tagikistan e Uzbekistan, sono state pari a 100,9 miliardi di metri cubi rispetto ai 185,1 miliardi del 2021. L’Europa era in precedenza il principale mercato di esportazione di Gazprom, ma le forniture sono state drasticamente ridotte a causa delle sanzioni.

Gazprom ha aumentato le forniture alla Cina

Gazprom ha però affermato che la società ha aumentato le forniture alla Cina durante l’anno. Tuttavia, non ha fornito dettagli sulle quantità. Il mese scorso il presidente russo Vladimir Putin ha inaugurato il giacimento di gas naturale di Kovykta nella Siberia orientale che consentirà alla Russia di aumentare le sue esportazioni verso la Cina. Il primo gasdotto Power of Siberia è entrato in funzione e ha iniziato a trasportare gas dalla Siberia orientale alla Cina alla fine del 2019. Mosca progetta di costruire un gasdotto Power of Siberia 2.


Leggi anche: La Russia minaccia la chiusura di petrolio e gas

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