Aperta da oggi, 13 ottobre, al Centre Pompidou, la mostra “L’oggetto magico” presenta la concezione di design dell’architetto Ettore Sottsass. Le opere esposte sono il risultato della ricerca artistica che conferisce valore rituale agli elementi creati.
ADI Design Museum – Compasso d’oro: Milano capitale
Chi è l’architetto Ettore Sottsass?
Architetto e designer si occupa soprattutto dell’ideazione di progetti aziendali in cui all’estetica si accompagna la funzionalità. Quindi lavora alla realizzazione di showroom e negozi e collaborato con Olivetti e Poltronova. Laureato al Politecnico di Torino nel 1939 crea gioielli, mobili, complementi d’arredo per la casa e l’ufficio. A livello più propriamente artistico partecipa al movimento radicale nella pianificazione di edifici e interni.
il design come momento magico
Sottsass concepisce la creazione come abbandono del pensiero razionale a favore della magia. Pertanto un oggetto ha una componente istintiva ed emozionale che l’artista porta alla luce, mostrandone le caratteristiche. Il simbolismo, il significato che si cela nella materia che l’artista plasma, rende la creazione mistica, quasi un procedimento divino. Ettore sperimenta linguaggi diversi all’architettura, cimentandosi nella scultura e nella fotografia con cui coglie la realtà. Ogni esperienza umana e professionale è l’ispirazione per dare forma all’immaginazione. Il talento rendee evidente il legame che unisce la persona al resto dell’universo.
A Parigi le ceramiche e i lavori di neo plasticismo di Sottsass
L’esposizione parigina prosegue fino al 3 gennaio e riunisce un insieme diversificato dell’opera di Sottsass. Una parte importante della mostra è incentrata sulle ceramiche monumentali che l’artista ha presentato a un evento a Stoccolma nel 1969. Sono lavori che rappresentano il pensiero di Ettore, il suo vedere in ogni oggetto un cosmo da conoscere. Ci sono poi creazioni che nascono dopo un viaggio in India e sono il frutto della riflessione sui rituali sciamanici e la cultura totemica. Il percorso al Centre Pompidou presenta quindi pittura, scultura, letterature, avanguardie e architettura radicale.