venerdì, Marzo 29, 2024

L’alluvione nei Paesi Bassi del 1° febbraio 1953

L’alluvione nei Paesi Bassi del 1° febbraio 1953 fu causata dal Mare del Nord. Nota in olandese come Watersnoodramp, “grande alluvione”, fu un’imponente inondazione che colpì le coste olandesi, belghe, inglesi e scozzesi del Mare del Nord nella notte tra il 31 gennaio e il 1º febbraio 1953.

L’alluvione nei Paesi Bassi del 1° febbraio 1953: le cause

L’inondazione fu il frutto della combinazione di una alta marea primaverile con un forte ciclone extra-tropicale abbattutosi sul mare del Nord.
In alcune zone, il livello del mare si alzò di oltre cinque metri al di sopra del valore medio, travolgendo le difese marine e causando allagamenti piuttosto devastanti.

L’alluvione nei Paesi Bassi del 1° febbraio 1953: le vittime

I Paesi Bassi, paese con il 20% della superficie al di sotto del livello medio del mare, subì i danni maggiori contando 1 836 morti. In Inghilterra ci furono 307 morti nelle contee Lincolnshire, Norfolk, Suffolk e Essex. 19 morti si registrarono in Scozia e 28 in Belgio, nella provincia delle Fiandre Occidentali.
Oltre 230 vittime si ebbero in mare aperto. Il traghetto Princess Victoria naufragò nel canale del Nord con 133 persone a bordo e stessa sorte toccò diversi pescherecci invece nei pressi delle coste colpite dalla tempesta.

L’alluvione nei Paesi Bassi del 1° febbraio 1953: le conseguenze

L'alluvione nei Paesi Bassi

In seguito alle catastrofiche conseguenze dell’inondazione molti Stati adottarono dei sistemi di protezione delle coste. I Paesi Bassi in particolare, caratterizzati da una maggiore esposizione ai fenomeni marini, svilupparono il cosiddetto piano Delta. Esso consisteva in un rafforzamento delle difese esistenti e nella costruzione di un esteso sistema di dighe e paratoie mobili a protezione delle aree più depresse, nella zona del delta del Reno, della Mosa e della Schelda
In Inghilterra invecesi realizzarono le chiuse sul Tamigi e quella sull’estuario Humber.
In Belgio il disastro ispirò una valutazione globale delle difese marine del Paese, il cosiddetto piano Sigma. Il progetto venne avviato solo nel 1976 dopo aver subito un’altra devastante inondazione.

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