venerdì, Marzo 29, 2024

La Tailandia e le potenziali strade per riconoscere le unioni gay

La Tailandia, autoproclamandosi paese LGBTQ, ha guadagnato milioni in turismo. Sebbene ciò, le unioni gay, non sono ancora permesse. La situazione, però, potrebbe già evolversi in favore di coppie omosessuali, quest’anno.

Quali sono le strade che la Tailandia offre per le unioni gay?

Sebbene siano passati dieci anni, pare che la Tailandia, abbia posto sul tavolino tre possibilità per permettere e riconoscere le unioni fra persone dello stesso sesso. Si tratta di una legge a favore delle relazioni dello stesso sesso; una proposta di emendamento giuridico che permetterebbe a persone gay di sposarsi e la sentenza di aprile sul permesso delle coppie omosessuali d’avere il diritto di matrimonio. Questi segnali indicano, come la Tailandia, potrebbe diventare il prossimo paese a riconoscere di fatto le unioni gay. Ciò sarebbe molto significativo per un paese che, si trova molti passi indietro rispetto ad Europa ed America. I paesi asiatici, hanno cercato di stare al passo delle altre nazioni. Avendo maggior cura di rispettare i diritti di persone LGBTQ. Ad esempio, a Taiwan, nel 2019 si è attuata la legalizzazione del matrimonio.

La chiesa dice no alle unioni gay: e l’accoglienza verso il prossimo?

La lotta tailandese per i diritti LGBTQ

La burocrazia del Governo tailandese, purtroppo, è dominata da uomini che detengono i valori conservativi patriarcali di un tempo. In questo clima generale, si fa molta fatica a far accettare le unioni gay e le parità di diritti. Il burocrate Kerdchoke Kasamwongjit, ha di fatto, attuato una lotta alla difesa dei diritti LGBTQ in Tailandia. Pare, che grazie all’impegno, gli atteggiamenti nei confronti di persone omosessuali siano molto cambiati. Secondo un sondaggio svolto nel 2019, la maggior parte di persone dichiara di accettare pienamente i colleghi LGBTQ. Interessante sapere che l’87% ha compreso e accettato familiari gay. Kerdchoke, ammette di aver dovuto lottare molto per i suoi diritti e, di aver subito estreme discriminazioni sul posto di lavoro. Nel 2014 i progressi fatti su queste basi, si bloccarono a causa del colpo di stato attuato da Prayuth Chan-ocha. Nel frattempo, si attende il 26 di aprile, una sentenza definitiva. Questa stabilirà e determinerà il diritto al matrimonio per le coppie gay.

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