La Casa Bianca ha pubblicato la strategia di sicurezza nazionale dell’amministrazione Biden. È divisa in cinque punti base. Descrive la Cina come la principale minaccia per l’ordine internazionale e la Russia come una minaccia immediata e persistente alla pace e stabilità internazionale.
La strategia di sicurezza nazionale dell’amministrazione Biden
La Casa Bianca ha pubblicato la strategia di sicurezza nazionale (NSS) dell’amministrazione Biden, un documento che viene inviato al Congresso e descrive in dettaglio gli interessi e gli obiettivi di politica estera degli USA. L’NSS del presidente Biden riprende da dove si era interrotto l’ultimo rapporto, pubblicato nel 2017 sotto la presidenza Trump, nel centrare la Cina come il rivale più significativo per gli Stati Uniti. Il rapporto definisce la Cina come “la sfida geopolitica più consequenziale”. Afferma anche che la Cina è l’unico concorrente in grado di rimodellare l’ordine internazionale grazie al sempre più maggiore potere economico, diplomatico, militare e tecnologico. L’NSS afferma anche che gli USA effettueranno investimenti per rafforzare “l’innovazione” in patria mentre collaboreranno con gli alleati per “causa comune” per competere “responsabilmente” con la Cina.
Russia e Iran: cosa afferma il rapporto?
Il secondo punto del rapporto si concentra sulla Russia. L’NSS descrive la Russia come “una minaccia immediata e persistente alla pace e alla stabilità internazionali”. Accusa Mosca di aver causato una catastrofe con l’invasione dell’Ucraina e sottolinea che Washington e i suoi alleati sosterranno sempre le forze ucraine. Infine afferma che l’invasione dell’Ucraina si è rivelata un errore di calcolo strategico per la Russia. Il terso punto si focalizza invece sull’Iran.
L’NSS afferma che oltre Cina e Russia, altre potenze autocratiche minori stanno agendo in modo aggressivo e che tali modi compromettono la stabilità globale. Tra queste potenze vi è l’Iran che, secondo il rapporto, interferisce negli affari interni dei “vicini”, diffonde missili e droni tramite proxy, sta complottando per danneggiare gli americani e sta portando avanti un programma nucleare al di là di qualsiasi credibile necessità civile. Il rapporto sottolinea che l’amministrazione Biden è disposta ad utilizzare “altri mezzi” per contrastare l’Iran qualora la diplomazia dovesse fallire.
Israele e la cooperazione globale
Nel quarto punto l’NSS parla di Israele. Il rapporto afferma che gli USA si impegno a proteggere Israele e a favorire le nuove alleanze emergenti tra Israele e i Paesi arabi. L’NSS afferma anche che Washington è impegnata nella soluzione dei due Stati. “Continueremo anche a promuovere una soluzione praticabile a due Stati che preservi il futuro di Israele come stato ebraico e democratico, soddisfacendo al contempo le aspirazioni palestinesi per un proprio stato sicuro e vitale”, si legge nel rapporto.
L’ultimo punto discute della cooperazione globale. Il rapporto afferma che, “nonostante la crescente concorrenza tra i paesi, gli USA devono mantenere e aumentare la cooperazione internazionale su sfide condivise”. Il rapporto descrive infine la crisi climatica come la “sfida esistenziale del nostro tempo”, evidenziando gli sforzi degli USA per raggiungere gli obiettivi climatici a livello nazionale mentre lavorano attraverso istituzioni e accordi internazionali per ridurre le emissioni di riscaldamento degli impianti.