Questo è sicuramente il periodo più giusto per parlare dell’anguria. Ma conoscete la storia di questo frutto? Scopriamola insieme.
Qual è la storia dell’anguria?
Anche se può sembrare strano, ancora oggi l’anguria è un frutto “scomodo” per molti afroamericani. La ragione risiede nella sussistenza di uno stereotipo duro a morire, alimentato da media non sempre in buona fede. Ma cerchiamo di capirne l’origine.
Il trolley e gli stereotipi di genere quale correlazione
Una traiettoria complessa
Cominciamo col dire che l’anguria è originaria dell’Africa, e che è stata portata in Nord America su navi negriere. Dopo l’abolizione della schiavitù, coltivare e vendere anguria era diventata un’attività popolare per i neri ormai liberi, diventando un simbolo di indipendenza e libertà. Questo non poteva essere gradito ai loro ex carcerieri. Fu così che un semplice frutto divenne il simbolo di questo risentimento, portando a pensare che in fondo i neri non meritassero la libertà donata loro.
La storia di uno stereotipo
L’anguria è un frutto che richiede poco sforzo per crescere. Da ciò, gli ex schiavisti deducevano che i loro ex schiavi non fossero in grado di fare nulla di più complicato, e che al contrario necessitassero di guida e insegnamento. All’inizio del XX secolo era facile vedere immagine di neri che mangiavano o trasportavano angurie, tanto da diventare un unico stereotipo, ancora duro a morire. Insomma, dietro al frutto che allieta le nostre estati c’è molto più di quanto si creda.