La scrittrice femminista Virginia Woolf

Un donna ben inserita nel suo tempo che ha partecipato attivamente al rinnovamento culturale del Novecento.

0
1129
Virginia Woolf

Il 25 gennaio 1882 nasceva l’autrice di “Mrs Dalloway” e “Gita al faro”, Adeline Stephen. Diventata famosa col nome del marito, la femminista Virginia Woolf sostiene i movimenti di emancipazione della donna. In letteratura partecipa alle trasformazioni del romanzo ottocentesco, introducendo nei suoi scritti il flusso di coscienza.


Compie gli anni oggi Virginia Woolf, icona femminista degli anni 20


Chi è la femminista Virginia Woolf?

La parità tra generi è uno degli argomenti di riflessione della scrittrice. Woolf si sofferma sul ruolo delle donne nella letteratura inglese e sugli effetti della società patriarcale. Partendo dall’educazione ricevuta, trae la conclusione che l’indipendenza economica rende le signore più libere. L’autrice combatte anche il pregiudizio dell’inferiorità dell’intelletto muliebre rispetto a quello maschile. I saggi “Una stanza tutta per sè” e “Le tre ghinee” contengono le considerazioni sulla condizione femminile illustrate nel 1928 all’Università di Cambridge. Le sue opere hanno infatti influenzato i movimenti per l’estensione del suffragio universale. Inoltre, mette in relazione l’opera letteraria e le battaglie sociali per la forza di comunicare il pensiero della gente.

L’autrice e la cultura del Novecento

Woolf è interessata anche all’editoria e convince così il consorte Leonard a fondare la casa editrice Hogarth press. Nel 1917 acquistano una macchina da stampa che portano a casa, nel quartiere Richmond di Londra. La scrittrice pubblica quindi in autonomia i suoi libri e permette pure a poeti come Christopher Isherwood di diffondere le proprie opere. Partecipa poi alle attività di Bloomsbury group, letterati ed intellettuali londinesi che operano nel campo culturale. Il suo impegno nel settore si esplica nell’ammodernamento della lingua inglese che rende più ricettiva alle contaminazioni internazionali. Muore suicida nel 1941.

I film sui libri e l’esperienza di Virginia Woolf

Un carattere aperto, l’intelligenza brillante e un innegabile talento letterario rendono l’autrice un personaggio affascinante. Lo dimostra la produzione cinematografica che riprende le sue opere e che ne racconta la vita. Nel 1992 esce il film “Orlando” in cui si parla di bisessualità, un tema che Woolf tratta senza preconcetti. Poi nel 1997 esce la pellicola “Mrs. Dalloway” che descrive i preparativi di una festa, mentre un soldato è in guerra. Infine, nel 2002 “The hours” narra le vicende dell’autrice e il suo rapporto con la scrittura.