giovedì, Aprile 25, 2024

La schiavitù? In Gran Bretagna non sembra mai terminata

Secondo una recente ricerca dal titolo “It still happens here: fighting UK slavery in the 2020s” pubblicata in Gran Bretagna da due organizzazioni, Justice and care e The centre for social justice, nel paese sarebbero presenti quasi 100 mila persone definibili “schiavi moderni“, circa dieci volte in più rispetto alle stime ufficiali in mano alle autorità britanniche. Sono state 10627 le persone identificate come possibili vittime di sfruttamento nel 2019, quasi il 52% in più rispetto il 2018. Molte delle loro storie sono legate ad abusi in ambito lavorativo e vedono come protagoniste persone provenienti da Albania, Nigeria e Vietnam. La ricerca è stata pubblicata nella stessa settimana nella quale in Gran Bretagna è scoppiato lo scandalo Boohoo, azienda di moda con base a Leicester con vendite prevalentemente on line che durante il lockdown dovuto al COVID19 non avrebbe garantito la sicurezza dei lavoratori impiegati nella manodopera e li avrebbe continuati a sottopagare.

Proprio all’Albania, uno dei paesi da cui provengono la maggior parte delle persone sfruttate sul territorio britannico, Home Office, istituzione paragonata al nostro Ministero degli Interni, aveva pubblicato uno specifico report sulla condizione delle donne vittime di tratta in Gran Bretagna provenienti dal paese balcanico, sottolineando la radicata presenza sul territorio inglese ormai da anni di sfruttatori albanesi e di altre nazionalità balcaniche pronti a recuperare giovani donne nei loro paesi di origine da far prostituire, spesso contro la loro volontà.

L’Europa sembra così riscoprire gradualmente un fenomeno che aveva dimenticato a lungo, spesso ricollegato al passato. Sotto varie forme infatti le nuove forme di “schaivitù” continuano a vivere nel vecchio continente, dal caporalato italiano fino ad arrivare allo sfruttamento lavorativo brittanico, trovando terreno fertile spesso nelle comunità migranti che, nei migliori dei casi, in cambio di un permesso lavorativo per rinnovare il proprio permesso di soggiorno sono disponibili ad accettare condizioni lavorative sotto qualsiasi standard. E la precarietà generale portata da COVID19 di certo non aiuta.

Related Articles

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

- Advertisement -spot_img

Latest Articles