La Russia rifiuta la “formula di pace” del presidente ucraino Volodymir Zelensky. Ad affermarlo è il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov.
La Russia rifiuta la “formula di pace” presentata da Zelensky
La Russia ha respinto la “formula di pace” del presidente ucraino Volodymyr Zelensky come base per i negoziati. “È evidente che Kiev non è pronta al dialogo. Proponendo ogni sorta di idee e di ‘formule di pace’, Zelensky accarezza l’illusione di ottenere, con l’aiuto dell’Occidente, il ritiro delle nostre truppe dal territorio russo del Donbass, dalla Crimea, da Zaporizhzhya e regione di Kherson, il pagamento dei danni da parte della Russia e la resa dei tribunali internazionali. Naturalmente, non parleremo con nessuno a tali condizioni”, ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. Ore dopo il rifiuto di Lavrov della proposta di Zelensky, i funzionari ucraini hanno affermato che il paese è stato oggetto di un pesante attacco missilistico russo. Si sono verificate esplosioni nelle grandi città, tra cui la capitale Kyiv e Kharkiv.
Zelensky ha promosso con forza un piano di pace in 10 punti che prevede che la Russia rispetti e ripristini l’integrità territoriale dell’Ucraina e ritiri tutte le sue truppe. Ma Mosca ha insistito sul fatto che Kyiv deve prima accettare l’annessione russa di Lugansk e Donetsk, Kherson e Zaporizhzhya. “Non può esistere un piano di pace che non tenga conto delle realtà odierne riguardanti il territorio russo, con l’ingresso di quattro regioni in Russia”, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Zelensky ha detto di aver discusso del piano di pace anche con il presidente americano Joe Biden e il primo ministro indiano Narendra Modi, il cui paese guiderà il G20 nel corso del prossimo anno.
Cosa prevede il piano di Zelensky?
Sicurezza nucleare
La Russia dovrebbe ritirare tutti i suoi soldati dal territorio della centrale nucleare di Zaporizhzhya in modo tale che nulla possa più minacciare la stabilità dei reattori.
Sicurezza alimentare
L’Ucraina vorrebbe esportare 45 milioni di tonnellate di cibo, destinandole soprattutto ai paesi più in difficoltà.
Liberazione dei prigionieri
Kyiv pretenderebbe la liberazione delle migliaia di persone, tra militari e civili, che sono state fatte prigioniere dalle truppe russe.
Sicurezza energetica
La pace dovrà ripartire anche dalla sicurezza energetica e dalla possibilità di esportare l’energia nei paesi vicini. Per evitare un ricatto russo Kyiv vorrebbe introdurre una ulteriore stretta sul price cap.
L’integrità territoriale dell’Ucraina
Zelensky chiede a Mosca di riaffermare l’integrità territoriale dell’Ucraina nel quadro delle pertinenti risoluzioni dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite e dei documenti internazionali “giuridicamente vincolanti applicabili”.
Ritiro delle truppe russe dal territorio ucraino
L’Ucraina chiede il ritiro delle truppe russe dal proprio territorio e il ripristino dei confini, con la cessazione delle ostilità.
Ripristinare la Giustizia
Kyiv chiede l’istituzione di un Tribunale speciale che indaghi sui crimini commessi dalla Russia durante l’invasione. Chiede anche la creazione di un meccanismo internazionale per il risarcimento dei danni a spese dei russi.
Protezione immediata dell’ambiente
La costruzione della pace passerebbe anche dal recupero della natura devastata dalla guerra. Servirebbero interventi di sminamento nei boschi, con il supporto internazionale di esperti e attrezzature per tornare a un territorio sicuro.
Difesa e prevenzione
Kyiv vorrebbe prevenire invasioni future ampliando l’architettura di sicurezza nello spazio euro-atlantico con la firma del Kyiv Security Compact.
Conferma della fine della guerra
Con l’attuazione di tutti i precedenti punti, dovrebbe essere firmato dalle parti in causa un documento per attestare la fine del conflitto.
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