Le biciclette elettriche, meglio conosciute con il nome di E-Bike, sono state per molto tempo qualcosa che i cinesi capivano ma che pochi italiani accettavano. E così è stato per molto tempo, ma ora qualcosa è finalmente cambiato.
Biciclette elettriche: l’inizio della rivoluzione?
Complice la pandemia, le biciclette elettriche da qualche mese a questa parte non sono più considerate un oggetto misterioso ma piuttosto uno strumento entrato a pieno titolo nel dizionario comune. Con l’espansione del fenomeno delle E-Bike, il mercato si è decisamente allargato e nuovi operatori sono sempre più protagonisti. Senza scalzare, almeno finora, i brand tradizionalmente legati all’E-Bike stessa.
Un aumento generale e continuo dell’offerta?
Secondo l’Atlante della mobilità dell’Unione europea, è probabile che la vendita di biciclette elettriche con pedalata assistita passerà dall’attuale 3,7 milioni a +17 milioni entro il 2030. A questo punto si può ipotizzare che le E-Bike potrebbero vendere meglio delle auto nell’Ue (che vendono circa il 9,9 milioni di unità all’anno).
Scheda tecnica: i tre tipi di E-Bike disponibili
- Il tipo 1 assistenza alla pedalata: questo cosa significa? Che devi pedalare per far partire il motore (velocità massima assistita, circa 20 miglia all’ora)
- Il tipo 2 dotato di un acceleratore: più simile a una moto (anche una velocità massima di 20 mph)
- Il tipo 3 con una velocità massima assistita di 28 mph, è la E-Bike legale più veloce.
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