Quasi quaranta anni fa, durante il Giubileo del 1983-1984, è stata organizzata la più importante celebrazione dedicata alla gioventù, a Roma, in occasione della Domenica delle Palme. Più di trecentomila giovani provenienti da tutte le parti del mondo arrivano a Roma per prendere parte al Giubileo Internazionale della Gioventù. Da lì, nasce la Giornata Mondiale della Gioventù, quando il Papa incontra i giovani. Questo è un simbolo di quanto sia grande la fiducia verso i giovani. E di come essi siano il domani. I giovani si trovano in un’età particolare, che è l’adolescenza, dove sperimentano la dimensione della progettualità. Andiamo a vedere in che modo.
La dimensione della progettualità
La progettualità negli adolescenti è definita come la spinta verso il futuro. Essa è un fattore di crescita e di maturazione, all’interno del percorso di formazione dell’identità.
L’identità è un processo che dura tutta la vita. Tuttavia è il compito evolutivo specifico dell’adolescenza. Infatti, l’adolescente vive dei cambiamenti che gli procurano instabilità tra ciò che pensa di essere e gli obiettivi nuovi. In ogni caso, l’adolescenza resta l’età privilegiata per la formazione dell’identità. Infatti, sappiamo che la ricerca di integrazione avviene verso i 20-25 anni e i processi di identità si sviluppano fino a 21-22 anni. Questa è l’età in cui mediamente si stabilizza. Dunque, la progettualità è la dimensione essenziale dell’identità.
Progettualità e futuro
Studi e ricerche hanno accertato che l’indice di maturazione e di crescita negli adolescenti è la presenza di attenzione al proprio futuro. Il futuro assume una profondità particolare a questa età, in cui si presta attenzione a ciò che deve accadere. L’adolescente si pone in maniera attiva verso le intenzioni e i progetti. Deve trovare la propria collocazione temporale e sociale nel quadro di progetti o scopi di vita. Proiettarsi nel futuro porta a dare una specifica direzione all’identità di sé e alla personalità, quindi alla definizione di sé.
L’adolescente che pone attenzione al futuro agisce così:
- fa progetti di azione;
- si propone mete da raggiungere che lo porteranno alla ristrutturazione della propria esperienza di sé.
Futuro e dimensione temporale
E’ presente attenzione alla ‘dimensione temporale’. Essa rappresenta il vissuto psicologico della persona che è capace di avere rappresentazioni del passato e del futuro.
La progettualità è legata agli aspetti del sé. Infatti, dalle ricerche è emerso che:
- la riflessività è un fattore che anticipa il processo di progettazione di sé;
- gli aspetti di soddisfazione/fiducia spinge ad elaborare progetti di realizzazione di sé;
- la capacità di affrontare le difficoltà orienta la tensione progettuale ad impegnarsi nelle scelte significative.
La progettualità è intesa come dinamismo da cui si originano atteggiamenti e scelte progettuali. L’adolescente è in un momento in cui inizia a fare progetti a proporsi mete punto la necessità di fare progetti per la risoluzione delle problematiche scolastiche, quindi scelte e nell’orientamento della sua vita futura. Alla domanda di cosa progettano per il futuro, gli adolescenti hanno indicato: lavoro, famiglia, scuola/studio, relazioni che sono le aree di progetti più frequentemente scelti.
Fattori
Si fa rifermento a tre grandi fattori, che sono:
- le relazioni, cioè esperienza di vita insieme, amicizia, coppia, avere figli;
- qualità della vita, cioè felicità, benessere e salute;
- progetti circa lo sviluppo personale, cioè essere se stessi, impegno politico e religioso.
C’è la tendenza all’esplorazione delle scelte più che all’impegno per l’attuale, per il presente.
La progettazione porta a trovare uno scopo di vita verso cui orientare comportamenti, bisogni e scelte. Si parla di scelta dei valori e loro organizzazione in sistemi di significato:
- valori di tipo affettivo/relazionale
- ideali di tipo realizzativo.
Conclusioni
Dai risultati di ricerche, emerge che sono importanti gli aspetti dell’amare/volersi bene, della salute, della cultura/studio. Come pure del lavoro sicuro, della formazione della famiglia, dell’onestà, del denaro/benessere, la fede e l’impegno sociale.
Certamente i giovani sono consapevoli dei percorsi dell’identità che devono realizzare per sviluppare un concetto di sé più definito che porta all’autonomia e all’evoluzione affettivo-sessuale e allo sviluppo di progetti e valori. Ancora non è delineata la ricerca del senso della vita perché è presto. Ma è forte il senso di appartenenza per il contesto sociale. C’è propensione alle relazioni sociali. Queste assumono un senso. Così la socializzazione significa stare insieme agli altri nella crescita. E il futuro consiste nelle scelte e nella speranza.
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